PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

mercoledì 29 giugno 2011

In difesa del proletariato

E’ di pochissimi mesi fa la notizia delle proteste degli operai a causa di una serie di licenziamenti operati dalla FIAT, in violazione dei patti contrattuali. Per l’occasione il delegato Marchionne aveva tra l’altro dichiarato:
“Non siamo più negli anni ’60. Occorre abbandonare il modello di pensiero che vede una lotta fra capitale e lavoro e fra padroni e operai”
Invito vano! Finchè esisterà un modello politico-economico come quello italiano, capitalista e plutocratico, esisteranno quei vigliacchi borghesi sfruttatori a cui anche i governi sono assoggettati. E quindi esisteranno le ingiustizie sociali, il dualismo tra capitale e lavoro che solo uno Stato Corporativo può ricondurre – come ha fatto – alla sua unità sociale.
E scrisse Mussolini, nel 1937, circa la FIAT:
Comunichi al senatore Agnelli che nei nuovi stabilimenti Fiat devono esserci comodi e decorosi refettori per gli operai. Gli dica che l’operaio che mangia in fretta e furia vicino alla macchina, non è di questo tempo fascista. Aggiunga che l’uomo non è una macchina adibita ad un’altra macchina“.
Benito Mussolini in un telegramma al prefetto di Torino, 16 luglio 1937.

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«Noi siamo i portatori di un nuovo tipo di civiltà» – Benito Mussolini

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