PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

mercoledì 29 giugno 2011

Il Fascismo “in pillole” spiegato da un grande storico

Cosa che salta all’occhio del lettore di questo editoriale rivoluzionario è senz’altro la parola che è più presente in queste pagine: ossia “Fascismo”. Ma che significato ha questa parola? Cos’è stato, in breve, questo fenomeno italiano? Senza dilungarmi in inutili discorsi che potrebbero disorientare il lettore, riporto le parole facilmente comprensibili e sintetiche dello storico israelita Zeev Sternhell, tra i massimi esperti al mondo del Fascismo .
Terza via tra liberalismo e socialismo marxista, il fascismo propone una soluzione alternativa ai problemi posti dalla rivoluzione tecnologica e da quella intellettuale.
Il fascismo è stato una forza di rottura, dotato di un proprio autonomo corpus ideologico.
Il fascismo non può essere in alcun caso identificato con il nazismo, in quanto il determinismo razziale non è una delle sue caratteristiche primarie.
La nascita del fascismo rappresenta il risultato diretto di una revisione antimaterialistica e antirazionalista del marxismo. Incarna emblematicamente il rifiuto estremo della cultura dominante all’inizio del secolo.
L’ideologia fascista è il prodotto di una sintesi del nazionalismo organico e della revisione antimaterialistica del marxismo. Essa si fa portatrice di un messaggio rivoluzionario fondato sul rifiuto dell’individualismo. Mette in campo una cultura politica comunitaria, antindividualistica e antirazionalistica, a favore di una comunità umana in cui siano perfettamente integrati tutti gli strati e tutte le classi sociali. Il fascismo pretende di cancellare gli effetti più disastrosi della modernizzazione, rimediando alla frammentazione e atomizzazione della società. Nè reazionario nè controrivoluzionario, il fascismo si presenta come una rivoluzione di tipo nuovo: una rivoluzione che dichiara di sfruttare al meglio il capitalismo, lo sviluppo della tecnologia moderna e il progresso industriale. La rivoluzione fascista ha come obiettivo un mutamento radicale dei rapporti intercorrenti fra l’individuo e la collettività senza che ciò implichi la rottura del motore stesso dell’attività economica, quindi preservando le leggi del mercato.
Se però il fascismo si propone di conservare tutti i vantaggi della modernità e i successi tecnologici del capitalismo senza mai mettere in discussione le leggi del mercato o la proprietà privata, non per questo esso cessa di considerare aberranti i valori borghesi: liberalismo, democrazia, universalismo, individualismo.
Il sistema di pensiero fascista si fonda non soltanto sulla negazione della prassi liberale e democratica, ma anche sul ripudio dei suoi principi filosofici
Il pensiero fascista costituisce, di fatto, un rifiuto del materialismo, un antimaterialismo che traccia una terza via rivoluzionaria tra liberalismo e democrazia, che però prende dal liberalismo il rispetto per la potenza e la vitalità dei meccanismi dell’economia di mercato e, dal marxismo, la convinzione che la violenza sia il motore della storia [...]“
(da “Nascita dell’Ideologia Fascista”, di Zeev Sternhell edito da Baldini Castoldi Dalai editore)


Nulla di più chiaro e conciso è ad oggi rinvenibile nel grande panorama bibliografico sull’argomento.
Il Littore – Per Primato Fascista

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