PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

sabato 14 aprile 2012

Primato Fascista chiude temporaneamente i battenti

Cari lettori, come avrete notato, a causa della defezione prima e dell'assenza poi di gran parte della Redazione (chi per lavoro, chi per studio, chi ancora per impegni personali) il blog negli ultimi tempi è rimasto in stato di semi-abbandono e abbiamo quindi deciso di prenderci una piccola pausa di *relax* e *riflessione*. Vogliamo chiarire che si tratta di una chiusura certamente temporanea - Primato Fascista come blog "storico" e come unico punto di riferimento per i fascisti rivoluzionari rimarrà vivo ancora a lungo - ma che si protrarrà fino a quest'estate...abbiamo in cantiere diverse idee per rilanciarlo, ma ci serve il tempo per farlo e le persone che ci aiutino in questo lavoro...cosa che per ora manca.

Una sconfitta? Una disfatta? Una battuta d'arresto o uno "scacco" per la nostra immagine? Non direi, e anche se fosse a noi fascisti poco importa dell'immagine e dell'esultanza, vana esultanza! , dei nostri "detrattori". Contro costoro la storia ha già emesso una sentenza chiara e definitiva.

Per ora è tutto. A quest'estate, lettori, con la rinascita di Primato Fascista!


Se c'è qualcuno realmente interessato a diventare membro attivo della redazione e ha voglia di mettersi in gioco per riaprire il blog con noi può inviare la propria candidatura via e-mail all'indirizzo: primatofascista@live.it.
Siamo alla ricerca in particolare di articolisti che sappiano scrivere in italiano corretto, persone che credono veramente nell'Ideale fascista e disposte a qualsiasi sacrificio per esso. Non ci importa nulla del vostro titolo di studio, del vostro sesso, della vostra etnia, della vostra religione... ciò che importa è che abbiate fede nel Fascismo! Se l'avete, non esitate a proporvi. 

martedì 20 marzo 2012

E' stato pubblicato il nostro primo libro!

Acquistatelo per supportare le attività del giornale e della nostra Associazione Culturale. 

Carissimi lettori, siamo lieti di presentarvi la prima pubblicazione ufficiale di "Primato Fascista" e della sua Associazione "Cultura Fascista". Si tratta di una raccolta degli articoli e degli editoriali più significativi pubblicati tra il 2008 e il 2011 sul presente blog, frutto del generoso contributo di molti collaboratori ed ex redattori. 
E' possibile acquistare il nostro libro su lulu.com a questo indirizzo:


Si tratta indubbiamente di un primo passo molto importante volto ad affermare la nostra presenza culturale in maniera più incisiva e segna l'inizio di una serie di pubblicazioni (già programmate) che effettueremo sul piano editoriale.

Perchè acquistare una versione cartacea di articoli già pubblicati online?
Per due motivi: anzitutto per supportare l'Associazione e il nostro blog che useranno i proventi per le attività stabilite nello Statuto. In secundis, per diffondere in maniera ancora più capillare e consultare in maniera più immediata e semplice gli scritti della nostra "rivista virtuale". Inoltre, il libro è venduto al modico prezzo di € 6,99, cifra alla portata di chiunque. 

Confidiamo nel supporto di tutti i nostri lettori  

giovedì 8 marzo 2012

Stato etico


Da questo concetto dello Stato deriva la sua immanente eticità. Della quale vuole spogliarlo chi ? Chi ha interesse a osteggiarlo: l'opposizione che ne fa bersaglio ai suoi colpi, comincia naturalmente dal farne una res, scevra di valore, immeritevole perciò di qualsiasi rispetto. Ma chi nega l'eticità dello Stato, s'affretta ad apprestargli con la sinistra quel che gli ha strappato con la destra. Perché lo Stato di cui si disconosce il valore etico è.... quello degli altri. Al quale giova sostituirne un altro che, ben inteso e ben trattato, potrà esser sì rivestito del valore che la concezione morale e conferirgli facendone uno strumento delle sue finalità superiori. Senza avvertire che una cosa (strumento) non potrà mai acquisire alcun valore; e che perciò, su questa via, non c' è altra possibile via d'uscita che la teocrazia. La quale foggia o postula uno Stato, che coincidendo con la stessa divina volontà ricade nel concetto del contestato Stato etico.
Ma se la teocrazia non è parola vuota, non c' è ragione di adombrarsene. Perché nessun dubbio che il volere dello Stato è un volere divino, sia che s' intenda nella immediatezza della sua autorità, sia che più pienamente si assuma come l'attualità concreta del volere. C' è sempre Dio: il Dio del vecchio e del nuovo Testamento.
La ribellione morale che provoca lo Stato etico è la riconferma della sua eticità. Perché una forza amorale non potrebbe mai dar luogo ad apprezzamento etico. La ribellione nasce ogni volta che dello Stato si senta la forza, e non si riconosca il valore (positivo). Ma in questo caso gli si attribuisce bensì un valore, ancorché negativo; come al peccatore che si vuol ravveduto, pentito, redento; e si considera perciò capace di ciò.
La prova flagrante dell'eticità dello Stato è nella coscienza dell'uomo di Stato.
I luoghi comuni delle divergenze tra morale e politica rientrano nella casistica della dottrina morale.

(Giovanni Gentile, “Genesi e struttura della società”, Firenze, 2002, Le Lettere, pp. 67 – 68)

martedì 6 marzo 2012

Il Fascismo è una concezione religiosa


II Fascismo è religione
Signori, il fascismo è un partito, una dottrina politica. Ma il fascismo, - e questa è la sua forza, lo sappiano quelli che ancora non se ne sono capacitati; questo è il suo gran merito, e il segreto del prestigio che esercita su tutti gli animi che non sono vittima del chiacchierio maligno e interminabile di certi giornali - in tanto è un partito, una dottrina politica, in quanto prima di tutto è una concezione totale della vita. Non si può essere fascisti in politica e non fascisti, come ricordavo testè alla Sezione del fascio, in scuola, non fascisti nella propria famiglia, non fascisti nella propria officina. Come il cattolico, se è cattolico, investe del suo sentimento religioso tutta la propria vita, e, parli ed operi, o taccia e pensi e mediti nella propria coscienza, o accolga e nutra dei sentimenti, se veramente è cattolico, e ha senso religioso, si ricorderà sempre del più alto monito della sua mente, per operare e pensare e pregare e meditare e sentire da cattolico; così il fascista, vada in Parlamento, o se ne stia nel Fascio, scriva sui giornali o li legga, provveda alla sua vita privata o conversi con gli altri, guardi all'avvenire o ricordi il suo passato e il passato del suo popolo, deve sempre ricordarsi di essere fascista! Così si adempie quella che veramente si può dire la caratteristica del fascismo, di prendere sul serio la vita. La vita è fatica, è sforzo, è sacrificio, è duro lavoro; una vita in cui sappiamo bene che non c'è da divertirsi, non si ha il tempo di divertirsi. Innanzi a noi sta sempre un ideale da realizzare; un ideale che non ci dà tregua.
Non possiamo perder tempo. Anche dormendo, dobbiamo rispondere dei talenti che ci sono stati affidati. Dobbiamo farli fruttare, non per noi che non siamo niente, ma per il nostro paese, per la Patria, per questa Italia che ci riempie il cuore con le sue memorie e con le sue aspirazioni, con le sue gioie e con i suoi travagli, che ci rampogna per i secoli che i nostri padri perdettero, ma che ci riconforta con i recenti ricordi, quando lo sforzo italiano apparve un miracolo; quando l'Italia tutta si raccolse in un pensiero, in un sentimento, in un desiderio di sacrificio. E furono appunto i giovani, fu la giovine Italia del Profeta, che fu pronta, corse al sacrificio, e morì per la Patria. Morì per l'ideale per cui soltanto gli uómini possono vivere, per cui gli uomini possono sentire la serietà della vita. E pensando a questi ricordi recenti in cui si concentrano tutte le memorie della nostra stirpe, in cui e da cui prendono le mosse tutte le speranze del nostro avvenire, noi che abbiamo coscienza di italiani, coscienza fascista, noi sentiamo di non potere i nostri seicentomila morti non vederli sempre innanzi a noi, risorti ad ammonirci che la vita deve essere presa sul serio, che non c'è tempo da perdere, che l'Italia deve essere fatta grande come essi la videro nel loro ultimo sogno, come grande deve essere e sarà se anche noi per essa ci sacrificheremo, giorno per giorno, sempre. 

(Giovanni Gentile, Conferenza tenuta a Firenze, nel Salone dei Cinquecento, l’8 marzo 1925 e pubblicato nel volume “Che cosa è il fascismo”, Vallecchi, Firenze, 1925). 

venerdì 2 marzo 2012

Vignetta Satirica #1 - La storia de "ilCovo"

Cari lettori, crediamo che la satira sia il modo migliore per esplicare un dato evento cercando al contempo di non dare troppa importanza alla cosa e riderci su. Per cui vi deliziamo con questa simpatica vignetta satirica, facciamoci quattro risate e stendiamo definitivamente un velo pietoso a tutta la vicenda...




sabato 25 febbraio 2012

Nasce l'Associazione "Cultura Fascista - Centro Studi Mussoliniani"

Con il patrocinio di Primato Fascista, organo d'informazione e di cultura politica fascista, oggi 25 febbraio 2012 apre ufficialmente i battenti l'Associazione Cultura Fascista che vuole essere un punto di riferimento, di studio e di militanza culturale e politica all'insegna del Fascismo Mussoliniano-Gentiliano. Primato Fascista trova così la sua giusta collocazione all'interno di una Associazione, la prima in assoluto, che si fa realmente erede dei postulati teorici e pratici del Fascismo, mirando alla loro diffusione e propagazione su tutto il territorio nazionale. Dopo aver smascherato tutti i partiti e movimenti d'estrema destra sedicenti fascisti che, con la loro supina condotta arrecavano un danno immane all'ideologia fascista, dopo aver smascherato altre associazioni che del Fascismo si limitavano a coglierne il "pensiero" a tutto discapito di una reale azione ad esso conforme, dopo aver denunciato i "personalismi", i "ducismi" e lo stile da "caserma prussiana" tipici di tutti questi soggetti, si riparte con questo atto davvero rivoluzionario e che sarà destinato a produrre, nel lungo termine, i suoi preziosi frutti. L'Associazione "Cultura Fascista" è l'unico soggetto politico-culturale che, sulla scia del binomio indissolubile di "Pensiero e Azione", crede fermamente e attualizza nella realtà odierna (senza intaccarne minimamente la sostanza dello Stato Etico Corporativo) la Dottrina Fascista, che considera come unica alternativa possibile e auspicabile. L'Associazione, inoltre, non si fonda sulla presenza fisica di uno o due capi, aborre e ripugna il "ducismo" singolo o multiplo. L'Associazione sviluppa e stimola la crescita collettiva e il discernimento critico, si regge sulla forza di un Direttorio democraticamente eletto dall'Assemblea Corporativa composta da tutti gli aderenti. Gli scopi dell'Associazione sono ben delineati nell'articolo 2 dello Statuto. Di stampo apartitico, aconfessionale e senza scopi di lucro, l'Associazione intende:


• Diffondere la cultura politica e storica fascista nella società italiana e nel mondo;
• Proporsi come luogo di incontro e di aggregazione nel nome della comune idea rappresentata dal fascismo assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l'ideale dell'educazione politica permanente;
• Porsi come punto di riferimento per quanti, in opposizione a qualunque strumentalizzazione, vogliano riconoscersi in un soggetto politico e culturale autenticamente ispirato ai postulati teorici e pratici del fascismo mussoliniano.


Per raggiungere questi scopi l'Associazione si avvale delle seguenti attività:

• Attività culturali: convegni, conferenze, dibattiti, seminari, realizzazione e proiezione di filmati/cortometraggi e documenti, corsi di apprendimento;
• Attività di formazione: corsi formativi destinati ad aderenti interessati all'apertura di sedi decentrate;
• Attività editoriale: pubblicazione di un bollettino interno, pubblicazione di atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute.

Il seme, oramai, è stato gettato e siamo sicuri che da questo seme sorgerà la nuova Italia di domani. Come Mussolini, espulso dal Partito Socialista, impresse con la fondazione de "Il Popolo d'Italia" un nuovo indirizzo che avrebbe portato alla consacrazione delle idee del Littorio, così con questo piccolo atto si spianerà la strada per la Rivoluzione di domani. Maggiore sarà la crescita qualitativa e quantitativa dell'Associazione, maggiore sarà la possibilità di aprire dei circoli e dei "fasci" locali, centri propulsori del movimento di domani. Primato Fascista vi invita a partecipare alla nuova Associazione, che trovate qui: http://culturafascista.com/forum/

Lo Statuto: http://culturafascista.com/forum/showthread.php?tid=163
Il Modulo di Adesione: http://culturafascista.com/forum/showthread.php?tid=164

Confidiamo in una sentita partecipazione.
Viva il Fascismo!
Viva l'Italia!

venerdì 17 febbraio 2012

OBIETTIVI

Nostro compito e méta del nostro cammino è creare quella CLASSE NUOVA DI DIRIGENTI di cui il fascismo ha urgente bisogno per sostituire l'antica. Nella quale sostituzione noi ravvisiamo il problema centrale del fascismo in questa sua fase di trasformazione: ci piace credere che la seconda ondata abbia a essere finalmente l'avvento, sopra gli uomini che hanno esaurita la loro funzione, degli uomini adatti a fare del fascismo il centro sensibile della vita nazionale. Noi contiamo molto sul contributo dei GIOVANI, sciupati nell'ingranaggio dell'organizzazione (...). Questa RIVISTA, nasce sopra tutto per INCORAGGIARE e ANIMARE le fresche energie, che sono una particolare ricchezza del FASCISMO, e che sarebbe sommo delitto lasciare intristire, anzi tempo, nei miasmi della demagogia variopinta. C'è nella inesperienza di questi giovani qualche cosa che bisogna cogliere, così come c'è qualcosa da recidere nell'esperienza di coloro che hanno portato nel Fascismo il peso di torbide nostalgie? Opera giovanile vuol essere questa: i giovani ci aiutino e ci confortino.

Giuseppe Bottai, primo numero di “Critica fascista”, 1923
«Noi siamo i portatori di un nuovo tipo di civiltà» – Benito Mussolini

Art. 21. Costituzione Italiana:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (...).