Quando un' affermazione, una presa di posizione e un attacco sono condivisi da tutti, dal proletario al banchiere, dal lavoratore al ladro, dalla vittima all' assassino, è evidente che qualcosa non quadra.
Quest anno, in cui ricorre la 66° rassegna continua dell' ipocrisia, è senza dubbio tra i più densi di esempi a riguardo.
"POLITICI LADRI A CASA"! - Il capro espiatorio del gregge affamato.
 |
Il vero volto dell' antifascismo di stato: i privilegi.
Questione etica e morale, non economica. |
La casta, questa presunta entità suprema ad ogni legge umana identificata nei circa mille tra deputati e senatori, è la più colpita da questa tendenza, da questa olimpiade del politicamente corretto.
Con questo termine si vuole far riferimento al sistema di ordinamento sociale in voga in India fino alla sua indipendenza e rappresenta l' entità delle varie suddivisioni (dagli intoccabili ai sacerdoti o dirigenti) con i relativi diritti e doveri. Sistema di caste impenetrabili in cui si passa al livello superiore solo tramite reincarnazione se sussistono alcuni presupposti e meriti spirituali.
Nella politica italiana non è così, per entrare a far parte della "casta" è sufficiente avere buone conoscenze, totale assenza di ideali ed etica, attitudine a svendersi e a tradire per un piatto di lenticchie.
Da appelli alle radio, articoli di giornali e riviste, tribune televisive e lunghi monologhi in prima serata su reti nazionali e non, a gran voce tutti chiedono l' abolizione dei privilegi della "casta" e decantano la loro voglia di una vera democrazia, dichiarando quanto sia fuori luogo ragionare sull' asse destra-sinistra.
Senza mai toccare, vuoi per voluta ignoranza, malafede, deficienza di argomentazioni, il fulcro del problema che ci attanaglia dal '45, anno in cui iniziò questa farsa politichese pregna di populismi elettorali ed interessi particolari.