PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

sabato 19 novembre 2011

Governo tecnico di soli tecnici

Tutto d'un tratto, questo pseudo-stato italiano (che sarebbe meglio definire "provincia coloniale") è diventato una caldaia, una lavatrice. Anzi, più opportunamente una fossa biologica.
Per farlo funzionare a dovere, occorrono i tecnici.


La propaganda di questi giorni unisce la quasi totalità dell'informazione:
i tecnici ci salveranno.
Viva Monti e il Governo Tecnico.

Senza disquisire sulla composizione di questo nuovo governo, sulla sua origine oligarchica e sui suoi fini antinazionali, argomenti che abbiamo già trattato negli articoli precedenti, analizziamo l'aspetto più, per così dire, tecnico.


Questa esigenza di tecnica (è importante ribadire, tecnica), suggerisce che la via sia una ed una soltanto (l'UE), che il sistema economico sia uno ed uno soltanto (questo, il liberal-capitalismo), che il popolo, non debba avere più alcuna voce in capitolo nella realizzazione dello Stato, perché si procede su binari già costruiti che non ammettono deviazioni, pena il deragliamento. La politica insomma, può solo rallentare o velocizzare un corso obbligato. Non essendo stata la politica in grado di rispettare i tempi della disgregazione del tessuto economico e sociale dei paesi del sud Europa, in soccorso dell'alta borghesia e dell' alta finanza intervengono i tecnici.

Sarò ripetitivo nell'utilizzare la parola "tecnici", ma è interessante evidenziare questo lavaggio del cervello, questa psicosi collettiva.
Questo termine viene usato per eliminare qualsiasi vocazione politica a questi personaggi, trovando d'accordo pressapoco tutti e sessanta i milioni di capi di bestiame di questo immenso gregge che pascola in Italia.
Ora che il sentimento di astio nei confronti della classe dirigente si è radicato nel profondo della popolazione (sara un caso?), si da lo zuccherino all'asino.
Odiate i politici? Vi diamo dei tecnici. I politici rubano, ma questi non sono politici, sono tecnici!
Così, basta indignati, basta sindacalisti in sciopero della fame davanti a Montecitorio, basta polemiche:
La politica è morta.

Apolitici? Apocalittici.
Tutt'altro che apolitici, questi personaggi sono la crème de la crème del liberalismo, la causa di tutti gli squilibri, di tutte le guerre e di tutte le crisi, economiche quanto morali.
Intervengono a salvaguardia dell' alta borghesia, a scapito delle altre classi sociali. Possono essere identificati, idealmente e non senza qualche forzatura, nella logica di destra. Anche se come ben sappiamo, questo governo è sostenuto tanto dalla destra quanto dalla sinistra che dovrebbe rappresentare meglio le classi sociali meno abbienti.
Tutto era comunque prevedibile aldilà dei fantasiosi complotti ipotizzati. Il sistema agisce per buona parte alla luce del sole, occorre solo saper osservare. Era prevedibile questa mossa come è prevedibile che dopo la crisi i ricchi saranno ancora più ricchi e i poveri ancora più poveri. Come è prevedibile che tra una trentina di anni ci sarà di nuovo una crisi che aumenterà gli squilibri sociali e via dicendo. E' solo il logico e nefasto compimento del liberalismo, nello specifico di una buona parte dell'antifascismo, consistente nello sfaldamento del corpo sociale.

Perciò, altro che apolitici! Tecnici liberali.
Come di praticamente soli liberali è composto il "parlatoio" italiano!
Liberali divisi strumentalmente in destra e sinistra che divergono solo su questioni marginali, mai sui fini del liberalismo e ne hanno nuovamente dato prova.
Non si può scindere il concetto di tecnica, intesa come conoscenza dei meccanismi, dalla politica:
ogni politico dovrebbe essere tecnico in relazione alle proprie idee e alle proprie competenze.

Quindi, con la definizione tecnici si vuole solo nascondere la realtà dei fatti convogliando l'opinione pubblica, pervasa di anti-politica appositamente fomentata, a favore del programma politico (non tecnico) a noi imposto dall' Unione Europea.

Il liberalismo è la tomba delle libertà.

"Il liberalismo negava lo Stato nell'interesse dell'individuo particolare; il fascismo riafferma lo Stato come la realtà vera dell'individuo. E se la libertà dev'essere l'attributo dell'uomo reale, e non di quell'astratto fantoccio a cui pensava il liberalismo individualistico, il fascismo è per la libertà. E' per la sola libertà che possa essere una cosa seria, la libertà dello Stato e dell'individuo nello Stato."
Dottrina del Fascismo,  Idee  Fondamentali, VII. 







2 commenti:

  1. ...la propaganda ha rincitrullito le masse, non ci vorranno né trenta né tre anni per vedere i risultati nefasti che produrrà il governicchio di faccendieri imposto dal FMI alla repubblica delle banane col plauso dell'intera partitocrazia.

    RispondiElimina
  2. Monti è andato a dire che "non siamo un governo dei poteri forti". Solo un idiota ci crede.

    RispondiElimina

«Noi siamo i portatori di un nuovo tipo di civiltà» – Benito Mussolini

Art. 21. Costituzione Italiana:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (...).