PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

giovedì 2 febbraio 2012

Fascisti, siate orgogliosi e fate "coming out"!

Uno dei tanti manifesti d'odio
antifascista che getta fango
sulla nostra ideologia. 
Nel mondo omosessuale esiste una sorta di "pratica di iniziazione" che si chiama coming out (letteralmente: "uscire allo scoperto"), che consiste nella decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale. Ironia della sorte, pare che la condizione di emarginazione, di vessazione e di violenza cui erano sottoposti gli omosessuali da parte della società sia ora una costante di chi "osa" definirsi fascista. La cosa più ipocrita è che questa società si ammanta di un velo "democratico", e spesso sentiamo recitare con monotonia il solito cliché: "la differenza tra il regime fascista e la democrazia sta che oggi puoi definirti fascista senza finire in galera mentre allora non potevi.. bla bla"; Tutte idiozie. Chi dice ciò o è in malafede o non ha idea della condizione di discriminazione e di emarginazione cui oggi sono sottoposti i fascisti, frutto di oltre 70 anni di propaganda d'odio promossa dal sistema e dalle sue istituzioni antifasciste. Dirsi fascisti oggi è REATO, contemplato dalle varie leggi liberticide, ma non solo. Dirsi fascisti, oggi, può causare dei veri e propri episodi di emarginazione, d'odio, di violenza, sia da parte delle istituzioni ufficiali di questa repubblica bastarda sia da parte della società stessa che ha assimilato il veleno antifascista che le è stato iniettato.
Sembrerà un paradosso, ma non è così: dirsi omosessuali oggi, in Italia, è molto più semplice che dirsi fascisti. Nel primo caso v'è la compassione e la solidarietà, nel secondo l'odio e la discriminazione. Sia chiaro, è un bene che gli omosessuali abbiano acquisito dopo anni di battaglie i loro diritti, ma noi vorremmo che questi diritti siano estesi a tutti i cittadini a prescindere dall'orientamento politico, sessuale, religioso, etnico... come recita la stessa costituzione. Il diritto di potersi liberamente esprimere senza rischiare reati, multe, linciaggi della folla non può essere negato da un sistema che si professa democratico, pena la sua stessa contraddizione! Eppure... eppure oggi è diventato quasi "imbarazzante" poter dire liberamente di credere nel Fascismo, rischiando sguardi di disgusto e di riprovazione nell'interlocutore. Come se noi dovessimo vergognarci di qualcosa, di colpe che non sono nostre, di pseudo-errori commessi nel passato dalle vecchie generazioni, come se le colpe dei padri ricadessero sui figli! Noi invece non abbiamo nulla di cui vergognarci, sono gli altri che devono abbassare lo sguardo e vergognarsi di aver saccheggiato e svenduto il nostro Paese, di aver calpestato ogni concezione etica e morale, di aver privato i suoi figli di un futuro dignitoso, di aver alimentato e continuato la guerra civile anche dopo il 1945, di aver commesso nel nome della democrazia e del progresso crimini su crimini! A prescindere che lo fossero davvero o meno, quanti ragazzi e ragazze sono stati discriminati nelle scuole e nelle università per essersi professati fascisti? Quanti sono stati presi di mira dai vari "collettivi"? Quanti sono stati picchiati, pestati, insultati, denigrati e diffamati pubblicamente? E, ancora, quanti vorrebbero "dichiararsi" e non lo fanno per paura di "ritorsioni"?
Signori, ma noi non dobbiamo aver paura. La paura è proprio ciò di cui si serve il sistema per combatterci. I fascisti devono, invece, paradossalmente prendere come esempio i tanto vilipendiati omosessuali, che almeno in questo hanno mostrato tenacia e coraggio, e fare "coming out", dire al mondo che SIAMO ORGOGLIOSI DI ESSERE FASCISTI E CE NE VANTIAMO! Rivendichiamo il nostro posto sul terreno della storia e le nostre responsabilità, come scrisse Giuseppe Bottai...


Noi siamo responsabili d’aver tentato, sempre e con ogni modo, d’evitare che la prepotenza del dominio anglo-francese, valutabile nelle cifre precise d’un bilancio d’estorsioni, d’accaparramenti, di insidiose alleanze, sollecitasse la ribellione armata (…). Rivendichiamo la responsabilità d’aver creduto e di credere nel destino di grande Potenza dell’Italia, d’aver creduto che le premesse poste dal Risorgimento e dalla guerra ’15-’18 andassero portate a compimento, anche se non tutti gl’italiani se ne rendevano conto; d’aver loro restituito riordinata amministrativamente ed economicamente la Libia; d’aver loro dato un Impero; di aver loro creato con l’Albania una zona di collaborazione con altri popoli, primo fondamento d’un complesso imperiale; d’aver imposto l’Italia nel mondo internazionale, elevandone immensamente il prestigio, dandole in qualche momento una funzione addirittura direttiva e perfino d’arbitra, nel gioco internazionale.

Rivendichiamo la responsabilità d’aver creduto in una missione elevatrice dell’Italia fra i popoli, aver creduto cioè in un impero non di dominio ma di civilizzazione. Su questa direttrice ideale, abbiamo messo fermenti di vita, dovunque; abbiamo elevato le popolazioni arabe della Libia, abbiamo abolita la schiavitù in Etiopia, abbiamo dato, contro l’esosa tirannia d’un suo règolo, una costituzione libera al popolo albanese, abbiamo aiutati e assistiti i croati nella loro secolare aspirazione all’indipendenza, abbiamo dato agli sloveni un’autonomia, che essi non avevano mai avuta. Rivendichiamo infine una responsabilità storica fondamentale: quella d’aver covata e fatto venire alla luce, con il corporativismo, una profonda revisione etico-organizzativa del sistema capitalistico nell’interno degli Stati e nella società internazionale. La rivoluzione sociale di stampo marxista era ormai addomesticata e si corrompeva nei torbidi contatti parlamentaristici con il potere “borghese”, tradendo qualunque solidarietà internazionale, anzi alleandosi sempre col potere capitalistico, quando si trattava di violentare gli interessi di qualche nazione proletaria. Noi, liberando le rivendicazioni sociali dalla bandiera antinazionale, abbiamo annullato l’alibi della resistenza dei poteri capitalistici e abbiamo antiveduta e preparata la nuova economia dei popoli. La Corporazione, proposta nel 1931 alla Società delle Nazioni come modello di collaborazione tra le classi e le nazioni, era ed è la leva per spingere l’ordine capitalistico verso gl’inevitabili nuovi orizzonti intravisti sia dall’economia che dall’etica.
Riconosciamo e rivendichiamo, insomma, la responsabilità d’aver acceso il fuoco del rinnovamento politico e sociale d’Europa, perché questa si salvasse e potesse continuare la sua funzione di elaboratrice e sostenitrice della civiltà occidentale. La storia riconoscerà che noi abbiamo interpretato la sua legge, e che soltanto la cieca contrarietà, l’ottusa violenza dei nostri nemici ha voluto che la nascita della nuova realtà avvenisse nel sangue.
Ma se la storia non mente e il destino non ci tradisce, questo sangue fruttificherà, e quello che in questi giorni bagna la terra siciliana, e quello che ha bagnato l’Africa, l’Albania, la Grecia, la Spagna, la Francia, i Balcani, la Russia, sarà il pegno che il rinnovamento d’Europa riceve dal nostro sacrificio.

(Giuseppe Bottai, "Critica Fascista"15 luglio 1943, a. XX, n. 18, pp. 229-30)

AquilaLatina 

16 commenti:

  1. ...francamente mi pare paradossale, i Fascisti hanno talmente tanti esempi di orgogliosa affermazione della loro autentica identità, proprio a cominciare dai Mistici tanto citati da IlCovo,che non si capisce per quale ragione bisogna andar a tirar fuori dal cilindro un simile ed improbabile paragone.

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  2. Il paragone invece è perfettamente calzante e per di più citato in chiave SARCASTICA (aggettivo a quanto pare sconosciuto a IlCovo), che non vale la pena ribadirlo. Qui nessuno sta mettendo in discussione la valenza identitaria ed eroica dei Mistici, ma un paragone a situazioni più attuali serve meglio a far comprendere agli uomini di questa era (2012) la situazione in cui ci troviamo. Per il resto, ribadisco, è un articolo volutamente sarcastico e provocatorio.

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  3. ...nonostante al presunta "chiave sarcastica", ritengo quello sollevato nell'articolo un falso problema, giacché non mi pare affatto che alcuno dei covisti abbia mai avuto difficoltà nel "dichiararsi di essere Fascista menandone vanto"...al riguardo è stato scritto persino un testo dal titolo quanto mai inequivocabile, "L'IDENTITA' FASCISTA". Mi pare invece che i problemi sollevati in seno all'associazione siano ben altri...ma ognuno...

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  4. Secondo me dovresti informarti meglio presso gli utenti che frequentano ilCovo, magari indire un sondaggio, e vedere quanti hanno avuto problemi in famiglia, nelle scuole o all'università per il loro orientamento politico. L'articolo, lungi dal sollevare un falso problema, evidenzia lo stato di discriminazione e violenza insita nella società italiana nei confronti di chiunque si dichiari fascista. Se poi vuoi negare questo è un problema tuo, ma la realtà è ben diversa ;-)

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  5. Pur essendo presidente del Covo, e quindi non avendo "sarcasmo", oltre che non avendo altre caratteristiche "politicamente corrette" (o meglio impositivamente certificate), l'accostamento mi sembra decisamente fuori luogo. Provocatorio sì, ma assolutamente inadeguato. Non tanto per la categoria psicologico-morale degli Omossessuali, che oggi in una loro parte, quella partitocratica, sono diventati anche fazione di potere, quanto per l'assoluta inadeguatezza dell'accostomento alla più alta categoria POLITICA del mondo: il Fascismo!

    Ceramente ilCovo è L'UNICA ASSOCIAZIONE FASCISTA, in cui i Fascisti VERI non solo trovano posto, ma anche elevazione morale! IlCovo, che manca di sarcasmo, non manca di coraggio morale, e non manca di intransigenza, poichè ilCovo è nata proprio come Associazione dell'Orgoglio dell'Identità Fascista, dove i Fascisti, PUBBLICAMENTE, non solo si dichiarano tali, ma si spendono per diffondere la verità di quest'identità e di questa idea, a costo di tanti sacrifici e persecuzioni!
    E questo non rientra nel "coming out" che tanto anglofonicamente e "correttamente", in perfetta "iniaziazione" retorica, si attuerebbe. No. Rientra nella Grandezza dell'Ideale Fascista! Che si impone da sè a chi lo ama, che quindi si Sacrifica per questa grandezza! Il Sacrificio è altro dal "coming out" e rientra nell'altezza dei valori politici e morali, per non dire VITALI dell'uomo, senza il quale si rimane in un limbo di "rivalsa" e di gretto materialismo, in quanto la "rivendicazione personale" si fonderebbe con l'idea politica, divenendo ideologia essa stessa, e sostituendo il motivo fondante della Politica con il soggettivismo!

    La Società italiana perseguita i fascisti perchè c'è chi da antifascista si "veste" col loro nome! E perchè la demoplutocrazia ha avvinto i cuori, oltre che le menti, con la sua menzogna!

    Per scardinare questa persecuzione occorre fare altro che "coming out", ma INTRANSIGENTE Sacrificio, teso alla vera rivoluzione: morale e materiale.

    Senza confondersi o farsi accattivante....Questa la sfida più difficile, perchè la (de)formazione dell'attuale anti-modello politico è difficile da superare..

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  6. RomaInvicta stai sollevando questa polemica inutilmente quando il mio discorso è chiaro, senza inutili distorsioni.

    Sinceramente qui ilCovo non c'entra nulla, si parla di "fascisti" in senso generale. Che siano del Covo o meno. Non esiste nessuna prova in grado di dimostrare che non esistano fascisti al di fuori del Covo.

    Detto ciò: l'accostamento con gli omosessuali è perfettamente legittimo. Essi sono una categoria di persone che fino a qualche decennio fa erano perseguitati ed emarginati dalla società, un po come i fascisti oggi vengono emarginati e relegati dalla società. Quindi, con un paragone volutamente sarcastico, ho invitato a fare "coming out".

    Detto ciò, non è vero che "La Società italiana perseguita i fascisti perchè c'è chi da antifascista si "veste" col loro nome!", perché basti pensare che la persecuzione è iniziata ben prima della comparsa dei "fintofascisti", ed ha avuto inizio dal 25 aprile 1945.

    Il resto può essere anche condivisibile, ma i toni polemici non sono graditi.

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  7. Non sto sollevando nessuna polemica, ma rispondendo pacatamente al tema dell'articolo. Si è paralto di accostamento tra Omosessuali e Fascisti ed ho dato la mia opinione. Si è paralto di "sarcasmo" (che mancherebbe al Covo) e ho dato la mia opinione. Ho tirato in ballo ilCovo perchè, mi è sembrato ma potrò sbagliarmi, credo sia l'unica Associazione genuinamente fascista esistente e pubblicamente operante SENZA TIMORE. Anche i gruppi o i singoli che riprendono le tematiche DEL COVO, hanno un debito di "filiazione" COL COVO non per esso stesso, quanto per i PRINCIPI che lo animano. Che prescindono dalle persone che lo occupano, ma che ovviamente dalla persone sono sostenuti.

    Che non sia vero che la Società italiana perseguiti i fascisti a causa dell'usurpazione in atto proprio dall'antifascismo militante e vincente la guerra civile, mi sembra quantomeno opinabile. Come ho scritto non è solo quello il motivo. Esso è legato indissolubilmente al sistema nel quale questa usurpazione ha luogo, ed è il sistema antifascista pluricolorato, che ha vinto la guerra civile.

    Come ripeto, SECONDO ME, l'accostamento con gli omossessuali, categoria MORALE E PSICOLOGICA, è assolutamente fuorviante, perchè il fascismo è una categoria POLITICO-MORALE. In tema di discriminazione, ad esempio, vi sono esempi politici più pertinenti, se proprio dobbiamo essere retorici. Ad esempio la discriminazione afro-americana, Quella antireligiosa dei regimi materialistici, quelle varie nell'Africa, e così via...

    E anche con questi esempi si sarebbe in una forzatura. Perchè il Fascismo ha caratteristiche particolari che non coinvolgono "discriminazioni" propriamente dette. Coinvolgono la "damnatio memoriae" da parte di chi ha vinto. E' infatti un atto vero e proprio di "guerra" che è al fondamento della persecuzione antifascista. Diverso da tutti gli atti discriminatori.

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  8. In una societa'dove chi non si uniforma viene discriminato, non stupisce che il Fascismo, unica luce in questa melma moderna, sia vittima di emarginazione e violenza.Condivido i dubbi espressi sull'inadeguatezza del paragone da te sollevato, visto che oggi gli omosessuali sono ben lontani dal subire tali ricatti morali e dunque un tale accostamente perde di valore.Inoltre non li prenderei mai ad esempio,in quanto il loro presunto coraggio ad uscire allo scoperto, lo si deve proprio a questa societa' priva di valori che incoraggia alla liberta' del solo piacere personale,dunque quanto di piu' lontano ci possa essere dal Fascismo.
    Le ritorsioni sono un prezzo da pagare...e lo sanno bene coloro che da anni combattono in silenzio per le proprie idee, perdendo famiglia ed amici.Ma ci sono valori non negoziabili ed idee per cui vale la pena combattere.
    Un Fascista non si "dichiara", ma vive e si comporta come tale, ogni singolo giorno. Perche' la rivoluzione e' costanza e soprattutto fedelta' ai propri principi.

    Hai ragione bisogna essere orgogliosamente Fascisti. Bisogna camminare a testa alta e andare avanti.

    "La storia, quella con l'esse maiuscola, è stata, è e sarà sempre un assurdo: l'assurdo dello spirito e della volontà che piega e vince la materia: cioè mistica. Fascismo = Spirito = Mistica = Combattimento = Vittoria
    perché credere non si può se non si è mistici, combattere non si può se non si crede, marciare e vincere non si può se non si combatte"
    Niccolo' Giani

    Ciao
    Sabrina

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  9. ...per l'appunto, dice bene Safra, ci sono i Fascisti che sono tali poiché pensano e agiscono come tali senza inutili ostentazioni di facciata, altri che dichiarano a chiacchiere di esserlo senza alcuna reale corrispondenza tra il pensiero fascista e le loro parole...l'irriducibile differenza che vi è tra essere ed apparire. I primi sono perle rare a differenza degli altri di cui purtroppo c'é abbondanza.

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  10. Dice bene Safra, ma dice male in questo contesto. Infatti il tema tra l'apparire e l'essere non c'entra assolutamente nulla con il tema centrale dell'articolo in questione e questi tentativi di sviare non sono ammessi.

    Non avete colto l'intento provocatorio dell'articolo. Anzi, forse l'avete colto indirettamente con questa ridicola polemica, dimostrando una latente e malcelata omofobia di fondo.

    Ho inteso, con questo articolo, fare il paragone tra due categorie di UOMINI che per diverse ragioni (non importa se politiche, religiose o sessuali) sono discriminati dalla società. Il tutto con l'intento provocatorio di mostrare ancora una volta come il Fascismo non sia assolutamente omofobo (di qui l'invito a prendere gli omosessuali come esempio, frase che è riuscita nel suo intento di suscitare forti reazioni, anche se m'aspettavo provenissero da qualche areano). Come ha scritto anche RomaInvicta avrei potuto benissimo citare mille altri esempi come la discriminazione degli afro-americani etc., sarà per la prossima volta!

    Per il resto sono state fatte delle osservazioni assolutamente ovvie. Qualcuno poteva evitare di scomodarsi a venire qui per scrivere delle ovvietà. In realtà sono sicuro che questa polemica è stata montata ad arte perché Primato Fascista ha rifiutato la supervisione dei suoi articoli da parte del Covo, e quindi ora si cerca il "pelo nell'uovo" in qualsiasi cosa qui venga scritta.

    Bene, continuate pure così. Ma sappiate che Primato Fascista non abbasserà mai il capo e risponderà a qualsiasi provocazione da qualsiasi parte essa avvenga.

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  11. Caro AquilaLatina.

    La tua reazione mi sembra sproporzionata e, a dire il vero, ingiustificata.

    Chi ha risposto al tuo articolo, cogliendo o meno il sarcasmo dello stesso, lo ha fatto sulla stretta base del tema da te trattato.

    Si è espresso dissenso sul termine di paragone, giudicato come minimo inadeguato. Perchè non pertinente.

    E perchè quello che subiscono i fascisti non è discriminazione morale, come nel caso degli Omosessuali( LA' DOVE SI VERIFICA per loro. Perchè non è affatto vero che ci sia una persecuzione -con quello che comporta e significa - contro gli Omosessuali OGGI) e nemmeno repressione psicologica. Queste potrebbero essere conseguenze, solo marginalmente, di ciò che è invece la realtà: i fascisti sono perseguitati politicamente, per fini politici e perchè la repubblica italiana è antifascista! Il che significa che "nulla al di fuori di questo" (...da chi diceva che questo assunto del fascismo era criminale!) è permesso. In primis il fascismo! La persucuzione antifascista è una persecuzione, quindi, fondata su un atto di "guerra civile"! Altro che Omosessuali e parallelismi con loro!

    Inoltre è stato obiettato che questo paragone genera confusione, perchè gruppi Omosessuali sono diventati in alcuni casi categoria politica demoplutocratica.

    E' come se dicessi che i Bertinottiani devono essere presi come modello di chi oggi è soggiogato dallo schiavismo o dalla disoccupazione lavorativa! Cosa che tra l'altro in questo caso sarebbe più concepibile, perchè comunque sarebbe in "tema" anche se il paragone non sarebbe idoneo per un fascista, che teoricamente dovrebbe credere in un sistema diverso da quello di Bertinotti!

    Dal punto di vista di un fascista, sembra brutto dirlo, ma ci si aspetta di vedere delle categorie di riferimento, anche relativamente a articoli provocatori come questo, tali da essere coerenti. Anche polemicamente coerenti.

    E' chiaro che l'intento che avevi era proprio quello di provocare queste risposte, che naturalmente ti sono state date, da chi usa le categorie di pensiero fasciste come primo riferimento per la polemica anti-sistema, che sinceramente non sono rappresentate dal mondo Omosessuale, il quale è solo un "problema" innalzato a categoria ideologica per farne uno strumento politico di lobby, quando invece come è chiaro si tratta di un problema di categoria psicologico-morale, come lo sono ad esempio i disabili o altre categorie "deboli" oggetto di POSSIBILE discriminazione morale. Se dovessimo pensare a queste categorie come categorie che dovrebbero formare un partito politico (perchè questo è di fatto!) per ogni discriminazione subita, allora dovrebbe essere abolita la Giustizia Civile e non avrebbe senso farla rispettare per tutti! Nell'ottica del rispetto del proprio diritto PRIVATO, va anche bene unirsi in associazione per ottenerlo (le class action americane mimano il concetto di categoria unitaria,ad esempio. Ma mancano del fondamento unitario reale che non è un diritto specifico ma è un principio: infatti è un'unità ad casum), ma il parallelismo proposto non è accettabile per l'ottica di un fascista che ragioni in termini politici e strettamente tali.

    Tacciare il Covo di Omofobia, quando "carta canta" sul Covo e altrove in modo opposto, è un altro indice chiaro sull'intenzione di questo articolo.

    Sono argomenti che davvero c'entrano poco o nulla con il notro obiettivo, obiettivo di fascisti, ampiamente superati e dibattutti in altri luoghi a causa di chi li ha sollevati e non a causa nostra.

    In ogni caso il diritto di replica e di obiezione moderata e pacata non dovrebbe essere messo in discussione, e la presunzione di attacchi per chissà quale "sabotaggio" sarebbero davvero superfflui.

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  12. In ogni caso, tu, caro Aquilalatina, stai determinato il TUO corso e lo stai facendo in modo da generare fratture o scontri che sinceramente nè prima nè ora qualcuno ha mai voluto o cercato.

    Me ne dispiace, per il medesimo motivo di cui ti dissi a voce.
    Ma ognuno sceglie la propria via.. E se ne prende la responsabilità.

    Come ti dissi a suo tempo, la tua scelta ti sta portando esattamente dove avevi detto e spergiurato non saresti andato: per conto tuo e con la TUA visione, che è sicuramente quella "vera e giusta". Esattamente come quello che dicono altri. I "veri fascisti siamo noi"..

    In realtà i "veri fascisti" hanno un solo giudice: la Dottrina Fascista.

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  13. Il paragone invece è pertinente, cosa significa “quello che subiscono i fascisti non è discriminazione morale”? Mi spiace che tu scenda dalle nuvole, ma quello che subiscono i fascisti è insieme discriminazione MORALE, POLITICA E SOCIALE. I fascisti non sono perseguitati ESCLUSIVAMENTE per fini POLITICI dalle istituzioni della repubblica delle banane, dire ciò è assolutamente FALSO e IPOCRITA. Non sono solamente le “leggi liberticide” quelle che discriminano e perseguitano, come ho sottolineato nell’articolo. Ma la discriminazione più infida è quella in seno alla società italiana, discriminazione morale e psicologica perché fondata sul disprezzo e la diffamazione di GENTE COMUNE indottrinata a vedere il fascismo come “male assoluto”. Quindi la tua polemica è assolutamente pretestuosa.

    Inoltre il fatto che gruppi di omosessuali siano diventati una lobby politica non c’entra nulla col discorso in questione perché il mio articolo non ha citato nessuna organizzazione/gruppo, ma si riferisce agli omosessuali in senso generale, come uomini singoli che intraprendono la scelta di “dichiarare” apertamente il loro orientamento (ergo l’esempio coi bertinottiani non c’entra un fico secco).

    Che il “il parallelismo proposto non è accettabile per l'ottica di un fascista” è una tua esclusiva e personale opinione che ti puoi anche risparmiare. Per me, Fascista, il parallelismo è più che accettabile.

    Infine, nego la prerogativa che vi siete affibbiati quali unici detentori della “dottrina fascista” che sviate, camuffate e male interpretate, questo associato ai vostri modi di rapportarvi e comportarvi vi farà rimanere una setta esclusivista senza alcuna prospettiva futura.

    Direi che con ciò possiamo anche terminare ogni dialogo.

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  14. Se c'è una cosa che invidio ai comunisti, quelli veri dico, non la sinistra, è la sfrontatezza con cui ostentano la loro fede politica. Laddove loro sfoggiano magliette con Che Guevara o falce e martello, noi ci confrontiamo in cenacoli più o meno ristretti, e per di più con pseudonimi.
    Ritengo che il concentrarvi tutti, chi più chi meno, sul fatto che AquilaLatina abbia o meno espresso un parallelo appropriato, vi abbia del tutto sviati dal punto principale della sua del tutto condivisibile opinione, anzi, esortazione.
    Ha scritto una grande verità. Per vergogna, riserbo o non so che, un fascista raramente dice di esserlo. Non ha molto senso esserlo solo tra le “pareti domestiche” di un blog, che verrà frequentato da gente già più o meno convinta o da detrattori inconvincibili. Se io mi firmo Pinco Pallino non faccio alcun “outing”. E per carità, se ci capita usiamolo pure qualche neologismo anglofono, non saremo meno fascisti per questo!
    Si fa outing facendosi vedere dalla gente, dichiarandosi apertamente Fascisti, senza remore e timori di sorta. Oggi non lo fa quasi nessuno, per una serie di motivi, tutti rispettabilissimi, per carità. Ma rendetevi conto che è per questo che siamo e restiamo degli “sporchi fascisti”, perchè dietro ai nostri pseudonimi si crede sempre che si celi l'attentatore alle sacre libertà democratiche. Siamo e rimarremo sempre i mostri della guerra, della dittatura e perchè no, del razzismo, finchè non avremo il coraggio di farci vedere per ciò che siamo.
    Io mi chiamo Stefano Russo, ho un profilo facebook su cui pubblico e condivido post e link del Covo, di Primato fascista e di chiunque dica cose belle e sensate, e soprattutto vere, sul Fascismo. E' vero, sono visibile solo agli amici, ma è una questione di normale privacy. Ho moglie e figli e sul web si trova ogni sorta di disadattato. Ma non nego l'amicizia mai a nessuno e tra i miei amici c'è gente d'ogni ceto sociale e d'ogni pensiero politico, e vi giuro che mi rispettano tutti.
    E per la strada è lo stesso. Faccio un mestiere in cui dire di essere fascista fa più male che bene, ma non me ne frega niente, e alla fine ho più clienti comunisti e di sinistra io che gli attivisti del PD. Questa è la forza. Farsi vedere, dichiararsi, non nascondersi più. Solo così alla fine saremo “normali”. La gente vedrà che dietro ad un Fascista si cela un uomo normale, buono o cattivo, bello o brutto, ma Fascista. Grazie a Dio.
    E alla fine, se diventiamo “normali”, con faccia, nome e cognome, da cosa nascerà cosa.
    Bravo AquilaLatina, io t'ho capito.
    Facciamo outing tutti. Anche io scrivo da qualche parte dietro pseudonimo, ma cosa importa. Nella vita “reale”, come sul mio profilo Facebook, sono e resto ufficialmente fascista, che piaccia o meno a chi mi legge.
    Hai ragione, AquilaLatina, sono con te.
    E poco me ne fotte se il parallelo omosessuali/fascisti calza o meno. Mi calza a pennello quello che volevi dirci.
    Con rispetto e amicizia
    stefano russo

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  15. Condivido il senso dell'articolo e il punto della questione, ma per niente la forma e la polemica a mio avviso più che sterile!
    I toni sarcastici non sono affatto palesi e facilmente male interpretabili, come non appare chiaro il parallelismo che è solo a livello superficiale e di certo non di profondità.
    Fascisti/omosessuali, ma che questione è? Cosa centra l' omofobia se si nega questo paragone? La nostra discriminazione è ideologica, non per istinti naturali! Se il sistema ci disprezza è per un fatto prettamente politico, imposto come dogma alle masse! Da fascista mi sento offeso, come si sentirebbe offeso un omosessuale che dovesse leggere questi paragoni trasversali e fuori luogo, oltre al concetto di provocazione.
    Con rispetto Antonio, ma credo che anche tu debba fare il sacrificio di trovare un punto di incontro e di rivedere le tue posizioni. Non puoi tacciare il Covo di "settarismo" se tu per primo rendi il Fascismo un fatto esclusivo e personale!
    Concordo con il commento di Stefano, ma mi sarei aspettato che fossi tu in quanto autore dell'articolo a spiegarne così bene il significato e non lui dalla posizione di lettore.

    Aggiungo che NON ESISTE LA PAURA DI DICHIARARSI FASCISTI, ESISTE LA PAURA DI ESSERE FASCISTI!
    Né è una prova abbastanza evidente l'attuale società e la schiera di imbecilli pseudofascista infangatori dell'Ideale.

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«Noi siamo i portatori di un nuovo tipo di civiltà» – Benito Mussolini

Art. 21. Costituzione Italiana:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (...).