PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

domenica 5 febbraio 2012

Contr'opposizione: Fascisti siate orgogliosi e adunatevi.

In risposta all'articolo precedente scritto dall'autore AquilaLatina, ex membro del Covo, ufficialmente in veste di  membro di detta associazione, Adriano.


Fulgido esempio di "coming-out".
Fenomeni costanti che determinano l'emarginazione
 del Fascismo propriamente detto
L' improbabile paragone di condizioni tra fascisti è omosessuali, è oltre che superficiale, assolutamente fuori luogo. 
Non andiamo a cercar farfalle sotto l'arco di Tito, come disse qualcuno. Esiste realmente questo timore e questa paura di dirsi fascisti? Forse, nel cuore dei deboli. La vera paura è quella palesata dall'estrema destra antifascista: la paura di ESSERE fascisti.
Di esternazioni di fascismo, per lo più a torto, ne siamo pieni in tutta la penisola. Ed è proprio questo il problema: troppi che si proclamano fascisti senza avere per nulla chiaro cosa sia il fascismo. Questo è il nostro morbo. Se non esistessero questi individui pretestuosamente indotti a diffamare direttamente il fascismo, il fascismo non troverebbe ostacoli ad affermarsi nel cuore di chi con purezza di spirito ambisce alla Giustizia.





Entriamo più nel dettaglio. 
L'omosessualità è un fatto esclusivamente personale reso fatto esclusivamente pubblico: da qui l'ostentazione dell'omosessualità. Fenomeno ormai politico più che incoraggiato dalle società occidentali, fonte di propaganda ed elettorato, elevato a dogma di libertà e modernismo, ad atteggiamento non solamente rispettato ma paradossalmente consigliato.
Il fascismo è invece un fatto pubblico reso fatto esclusivamente personale, ed è proprio questa esclusiva personalità che l'ha disgregato, dando modo a chiunque si riconoscesse vagamente in una o più opere realizzate dal Fascismo, di definire un proprio fascismo, rinnegando e negando aspetti non congeniali al proprio pensiero, esibendo al pubblico queste convinzioni come verità.


Questioni non di poco conto e per niente trascurabili in un contesto politico così delicato. 
Se si vuol fare del sarcasmo o dell'ironia, è meglio darsi a scritture di satira.


L'antifascismo è un meccanismo che ha avuto bisogno della carica di molla per partire (1945-1948), da lì è stato un susseguirsi di conseguenze che l'hanno mantenuto in vita. Per fermare l'antifascismo, occorre una sola cosa e non è di certo un "fascist-pride", parafrasando ironicamente l'articolo in questione.
Sì perché di "fascist-pride" già se ne vedono in squallida abbondanza: tombolate a Predappio, marcette su Roma fatte in pullman con menù fisso presso il ristorante del cugino dell'organizzatore con quartino di rosso in omaggio, cortei e fiaccolate in ricordo di antifascisti traditori come certi Giorgio Almirante.
Questo orgoglio di pseudofascismo, è la vera vittoria dello stato liberal-capitalista, vassallo dell'alta borghesia mondiale.
Qual è quindi il granello di sabbia da infilare negli ingranaggi? La conoscenza, la cognizione di causa, la strategia e il rispetto della gerarchia. Qualità che il Covo ha sempre e con grande dedizione dimostrato ed infuso a chiunque vi si fosse affacciato per un chiarimento, un consiglio, una polemica o una semplice curiosità.


Granelli di sabbia evidentemente pesanti come macigni, da portare sulle spalle per una vita e anche oltre prima di vederli frantumare gli ingranaggi di questa società in cancrena. Ma la costanza ed il rispetto per le direttive della gerarchia garantiscono che questi granelli assolveranno il loro compito.
Bisogna essere egualmente capaci di comandare e di obbedire, come recita un'importante regola del decalogo dei mistici del fascismo. Ma prima delle posizioni di comando, occorrono sacrifici, occorre servire la Patria facendo la guardia a numerosi barili di benzina, parafrasando un' altra famosa citazione.


Il mio consiglio è quindi, anziché "siate orgogliosi e fate coming-out":
Siate orgogliosi, studiate ed adunatevi, con libri e moschetti.


"C'è posto per tutti in Italia: anche per trenta fascismi, il che significa, poi, per nessun Fascismo"
Benito Mussolini

12 commenti:

  1. Adriano, complimenti. Articolo magistrale. Concordo con ogni tua virgola.

    Come lo stesso AquilaLatina aveva scritto quando ancora utente del "Covo" e come tu giustamente hai ricordato bisogna :

    "Essere intransigenti, domenicani. Fermi al proprio posto di dovere e di lavoro, qualunque esso sia. Ugualmente capaci di comandare e ubbidire"

    Sabrina

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  2. Sono al contempo felice e deluso dopo aver letto questo articolo. Felice perché non può che farmi sommo piacere il fatto che su queste pagine di Primato avvengano dei dibattiti e siano sollevate delle critiche che, quando mosse da intenti costruttivi, non possono che generare delle discussioni di estremo interesse per noi e per i nostri lettori. Ciò che invece non è tollerabile (e non lo sarà neppure qui) è la critica dannosa, pretestuosa, arrogante, saccente e mossa con arie di superiorità. Questa critica è controproducente e, più che generare dibattiti e scambi d'idee tipiche d'una dialettica, produce ostilità e chiusura mentale. Quindi mi fa molto piacere che, caro Adriano, tu abbia mosso una critica su binari costruttivi e aperti al dialogo. Questo è il tuo stile e non può che farti onore.
    Nello stesso tempo sono deluso perché ho notato una certa distorsione e incomprensione del mio pensiero, posto da te nei termini d'una contrapposizione tra essere e apparire che nel precedente articolo non ho sollevato. Quando scrivi che... "La vera paura è quella palesata dall'estrema destra antifascista: la paura di ESSERE fascisti", chi dice che le due cose debbano essere in contraddizione? Perché hai posto la questione nei termini di uno scontro tra essere e apparire? Tra aerani e fascisti?

    Mi spiego meglio.

    L'articolo da me pubblicato sollecitava i Fascisti, quelli VERI (quindi non gli pseudofascisti areani), ad avere il coraggio di dichiarare ed affermare la propria visione Ideologica all'interno della Società, in ogni ambito sociale e lavorativo. Laddove scrivi "Esiste realmente questo timore e questa paura di dirsi fascisti? Forse, nel cuore dei deboli", mi sembra che sottovaluti e minimizzi il problema tra l'altro insultando (per fare un esempio) il ragazzino di 16 anni che, accostatosi alle nostre posizioni, non ha comunque il coraggio di esternarle pubblicamente ai suoi amici, ai suoi insegnanti, ai suoi genitori etc. per paura di "ritorsioni" o di essere "mal giudicato". E questo è un problema reale e non fittizio.

    ESSERE FASCISTI e DICHIARARSI FASCISTI, non limitandosi alla pura e semplice "dichiarazione" appariscente ma comportandosi e agendo da fascisti, sono termini che non si possono in alcun modo svincolare e separare. Il binomio "Pensiero e Azione" ti dice qualcosa?
    L'azione concretizza il pensiero. Allo stesso modo Essere Fascisti NON BASTA se non dimostri di esserlo, non hai il coraggio di esserlo e la forza di portare avanti le tue idee.

    Come si legge nella DOTTRINA FASCISTA, il Fascismo "è l'educazione al combattimento, l'accettazione dei rischi che esso comporta; è un nuovo stile di vita italiano".

    Così come non basta "essere fascisti" senza comportarsi come tali, allo stesso modo è ovvio che a maggior ragione non basta "dirsi fascisti" per essere automaticamente tali. Sono rimasto profondamente deluso dal fatto che tu, Adriano, possa aver pensato che io possa aver commesso un errore tanto macroscopico. Dopo aver passato interi anni a combattere lo pseudofascismo areano, davvero credi che io possa essere "caduto" in un giustificazionismo più o meno velato dello stesso?

    Altro esempio: qualcuno sul Covo ha sollevato il problema dell'uso del termine "camerata" e l'ha sostituito col termine "cittadino fascista". Ora, è come se io andassi in quel topic a scrivere: "Queste esternazioni non contano l'importante è essere fascisti", ti sembrerebbe un discorso sensato il mio?

    CONTINUA...

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  3. Qui nessuno ha mai messo in discussione l'importanza PRIMARIA della Conoscenza e dell'acquisizione della Dottrina Fascista, da cui poi SUCCESSIVAMENTE ne discende la sua diffusione ed esternazione nell'ambito della Società. Quindi nessuna contrapposizione, caro Adriano, ma perfetta armonizzazione di due momenti dello Spirito: conoscenza ed esternazione della propria conoscenza. Essere Fascisti, realmente tali, per poi sbandierare orgogliosamente la propria Idea, senza inutili "fascist-pride", le carnevalate lasciamole ai babbei. Nessuno infatti ha mai detto di organizzare... "tombolate a Predappio, marcette su Roma fatte in pullman con menù fisso presso il ristorante del cugino dell'organizzatore con quartino di rosso in omaggio, cortei e fiaccolate in ricordo di antifascisti traditori come certi Giorgio Almirante". Mi dispiace che il mio articolo sia stato distorto in questo malo modo, ma spero tu ora abbia capito meglio ciò che intendevo dire.
    Non sono pochi i VERI FASCISTI che non hanno il coraggio, anche per motivazioni valide, di esternare il proprio Credo politico per evitare "complicazioni" e discriminazioni di diverso tipo. Ti invito, a tal proposito, di leggere i commenti di due cittadini fascisti pubblicati nel Consiglio Fascista Corporativo per renderti conto di ciò di cui sto parlando. Anche a titolo personale posso dirti che nell'ambito universitario non è facile dire che sono fascista, anche esponendo e spiegando con consapevolezza le caratteristiche dell'ideologia, senza rischiare attacchi e pestaggi di diverso tipo. Purtroppo, in questa società borghese formata ai disvalori del capitalismo, l'estetica è ciò che conta. Quindi basta che tu ti dica "fascista", a prescindere che tu sia un babbeo areano o un fascista vero, che subito scatta la discriminazione da parte di gente imbecille. E il mio articolo voleva essere un incoraggiamento ai veri fascisti a non mollare, a camminare a testa alta, ad avere l'orgoglio delle proprie idee e difenderle sempre e comunque anche al prezzo di sacrifici. E scusami se mi sono permesso di sollevare un simile incoraggiamento, non l'avessi mai fatto!

    Infine, il "paragone" con l'omosessualità l'ho già spiegato diverse volte. In realtà tale paragone non riguarda l'atto omosessuale in sé, che non c'entra assolutamente nulla. Il paragone era inteso come un "prendere esempio" (sempre in chiave sarcastica e provocatoria, perché di esempi e martiri ne abbiamo a sufficienza) da gente che, seppur discriminata pesantemente per il suo orientamento sessuale, ha il coraggio di accettare e affermare il proprio essere senza paura di insulti e pestaggi. Ho voluto, con questo paragone, rendere bene l'idea ai lettori a prescindere dall'orientamento sessuale di ciascuno di cui poco importa.

    Tutto qui, non penso di aver ucciso qualcuno con quell'articolo né di aver rinnegato o assassinato la Dottrina che non pone vieti su eventuali "paragoni". A maggior ragione che tali paragoni non sono di tipo ideologico, ma appartengono alla semplicità e quotidianità di un articolo destinato a perdersi nella cronaca.

    Torno a ribadire che tutta la polemica ed il putiferio scoppiato è stato solo pretestuosamente inscenato da qualcuno per motivazioni puramente personali. Mi auguro che queste mie righe abbiano, perlomeno, risposto ai tuoi dubbi Adriano.

    "Chi non è pronto a morire per la sua fede non è degno di professarla"
    BENITO MUSSOLINI

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  4. Io penso che il paragone con l' omosessualità è stato spiegato e rispiegato da AquilaLatina più volte e mi sembra più che accettabile vista sotto questa luce: il fascista deve avere la forza oltre che di conoscere la Dottrina anche di esternarla , solo così può diffonderla.
    Le critiche al precedente articolo mi sembrano veramente eccessive, dal mio punto di vista frutto di precedenti incomprensioni che portano tutti ad essere prevenuti .
    Voglio quindi incitarvi tutti a non dividerci per simili sciocchezze , le differenze esistono ed è bello che sia così: finché non ci saranno divergenze sulla Dottrina non vedo perché scinderci.
    Ci stiamo comportando come i tanto odiati babbei d'area che litigano tra di loro per frivoli motivi per ritrovarsi poi con lo 0,2 % dei voti.
    Siamo pochi , dobbiamo essere uniti.
    Fascio Littorio

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  5. Giusto per chiarire un punto fondamentale, visto che continui a giudicare la polemica una mera questione "privata" sollevata ad arte,e' bene ricordare le tue accuse, scritte in un tuo commento al precedente articolo,e dirette al Covo quale associazione che "svia, camuffa e male interpretata la Dottrina Fascista". Quindi evitiamo di nasconderci dietro un finto buonismo, con questi paragoni inutili e dannosi, che creano soltanto confusione. Forse come hai detto, non abbiamo colto l'ironia del testo,ma sara' che noi, siamo abituati a trattare certi argomenti con la giusta serieta'.
    Non ci puo' essere una via di mezzo, il Fascismo e' radicale e richiede una ferma e solida fede ed una piena consapevolezza..e non solo a parole.

    Con questo chiudo e ringrazio dello spazio avuto,
    Sabrina

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  6. Safra presumo tu in cucina sia una brava cuoca... sai da cosa lo deduco? Sei bravissima a rigirare la frittata!
    Ironia a parte (ahi questa sconosciuta!), se devi lanciare accuse falle con cognizione di causa. Le mie parole sono venute DOPO, solamente dopo, le accuse che mi sono state mosse da RomaInvicta. Vedi quindi di contestualizzare le mie parole nella discussione avvenuta nel precedente articolo. Nel caso non sapessi leggere la lingua italiana ti rammento anche le insinuazioni che mi sono state mosse:

    «Come ti dissi a suo tempo, la tua scelta ti sta portando esattamente dove avevi detto e spergiurato non saresti andato: per conto tuo e con la TUA visione, che è sicuramente quella "vera e giusta". Esattamente come quello che dicono altri. I "veri fascisti siamo noi"..
    In realtà i "veri fascisti" hanno un solo giudice: la Dottrina ».

    Mi dispiace, ma nessuno può permettersi di mettere in discussione la mia fedeltà all'ideologia fascista in base ad un parallelismo sulle similari caratteristiche tra la persecuzione omofoba e la persecuzione antifascista. Altro che finto buonismo, siete venuti qui in tre ad attaccarmi ed ora fai anche la "bella faccia" di rigirare le accuse facendomi passare per il "cattivo"? Tesoro, la frittata rigirala a casa tua. Qui, nel mio blog, "verba volant scripta manent". E lo scritto rimane, a testimoniare di come chi ha voluto generare divisioni e fratture non sono stato di certo io. Detto ciò, se non riesci ad apprezzare o comprendere l'ironia e il sarcasmo (che sono due aggettivi presenti nello stile di un fascista), sei libera di girare i tacchi e andare altrove. Come disse Mussolini "bisogna raffinare sempre piú la nostra capacità di pensiero, la nostra capacità polemica, ed avere non soltanto l’attacco irruento ma anche l’ironia ed il sarcasmo come accade talvolta nei miei discorsi".

    Cordiali saluti.

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    1. Raccogliamo il suo "invito", e taciamo! Lui, e solo Lui, sarà giudice di se stesso e della Dottrina Fascista. Ogni sua azione sarà sempre espressione del più limpido fascismo, ogni suo atto sarà atto giusto e rivoluzionario!

      Come ripeto, mi dispiace molto. Perchè come ricorda Safra, AquilaLatina ha una formazione intelletuale e politica non indifferente, ed affermava quello che oggi nega, cercando di dare il solito colpo al cerchio della coscienza e alla botte delle forme...

      Anche io, pongo cordiali saluti.

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  7. RomaInvicta hai cancellato tu il tuo commento antecedente l'ultimo? Se puoi reinseriscilo che desidero rispondere punto per punto, grazie.

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  8. Sono stato accusato ingiustamente di aver cancellato un commento, ad ogni modo visto che il commento è stato inserito da RomaInvicta altrove provvedo a confutarne i vari punti:

    Anzittuto, parafrasando le sue stesse parole: mi sembra chiaro come il sole che tutto ciò che scrivo, come i chiarimenti precedenti e successivi, richiesti e dati, non sortiscano alcunché negli amministratori del covo se non un inasprimento del loro atteggiamento e un radicamento della campagna polemica ormai chiaramente anti-primato. Più precisamente anti-amministrazione di Primato Fascista.

    Tutto ciò che scrivo non viene preso minimamente in considerazione, a giudicare di come per loro non esiste un dialogo, ma solamente un accettare passivamente le loro alquanto discutibili opinioni che spacciano essere verità dottrinaria del fascismo.

    Mi si accusa di star facendo una "rilettura del Fascismo in chiave progressista ed attuale", frase alquanto dubbia ed equivoca. Potrei, di converso, girare l'accusa dicendo che loro stanno attuando una rilettura del fascismo in chiave tradizionalista e reazionaria. E gli argomenti per comprovare questa mia accusa di sicuro non mancano.

    Ridicole poi frasi come queste: "E questo non lo dirà RomaInvicta o AquilaLatina, ma MUSSOLINI, parlando attraverso il suo Pensiero Politico! E' LUI, nessun altro, a poter GIUDICARE chi sia o meno fascista, e questo con buona pace di AquilaLatina!"

    Anche qui mi vien facile rispondere che il pensiero Mussoliniano rispecchia in toto quanto dico e affermo, proprio perché a differenza tua mi baso su ciò che scrivono Mussolini, Gentile e gli organi del PNF.

    Ancora, notate frasi come queste: "AquilaLatina non ha intenzione, purtroppo per noi tutti, di comprendere le pozioni e le obiezioni che gli vengono mosse". Perchè invece non è RomaInvicta a comprendere le posizioni e le obiezioni che gli vengono mosse? Semplice, lui parla nel nome di Mussolini. Anzi, no che dico, lui è la reincarnazione stessa di Mussolini sceso sulla terra per cui guai a mettere in discussione ciò che scrive... Siamo alla frutta!

    Quando scrive "Inoltre dimentica che nel CONFRONTO, che non necessariamente deve essere scontro, esistono margini di dialogo" si sfiora l'ipocrisia. Non può esistere nessun dialogo e nessun confronto con chi si arroga, illegittimamente, di elevare le proprie opinioni personali a Dottrina del Fascismo pretendendo di parlare a nome di Mussolini senza quel briciolo di umiltà di riconoscere quando si è nel torto. Mi spiace RomaInvicta, ma non sono questi i presupposti di un dialogo. Più volte, quando le tue personali opinioni vengono contestate, ti sei permesso di insinuare dubbi sulla fede fascista del tuo interlocutore pur di avere ragione. Lo trovo un "escamotage" alquanto squallido e infantile.

    CONTINUA...

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  9. Infine non capisco dove io sia stato smentito. Vorrei ancora capire dove nella Dottrina Fascista sia scritto che non si può paragonare la discriminazione dei fascisti di oggi con quella degli omosessuali e dove io abbia scritto che voglio avallare il materialismo. Magari invece di fare accuse a vuoto esigo che vengano prodotti fatti e meno parole.

    La verità, a questo punto, è questa. Si sintetizza in due punti:

    1. RomaInvicta è cattolico e come tutti i cattolici odia gli omosessuali. Sono ben note all'opinione pubblica italiana i giudizi espressi dai cattolici nei confronti del mondo omosessuale, non è un caso che qualche secolo fa li mandassero sui roghi. Ergo, mosso da questo istinto cattolico di omofobia, non vuole che il Fascismo venga paragonato anche solo lontanamente a quegli "abominevoli esseri" contro-natura che rinnegano Dio accoppiandosi coi loro simili. Che blasfemia!

    2. I vertici del Covo contestano aprioristicamente tutto ciò che scrivo per il semplice fatto che in passato ci sono stati degli screzi e Primato Fascista ha deciso di proseguire autonomamente per la sua strada recidendo ogni legame col Covo. Di qui il loro odio nei confronti del blog e di chi lo amministra. E siccome però non hanno argomentazioni plausibili da portare avanti per dimostrare un mio presunto "travisamento" della dottrina fascista hanno inscenato tutto questo teatro per attaccarmi e far dire per bocca loro alla Dottrina Fascista che i miei termini di paragone non sono... fascisti! Ma che razza di discorsi sono?
    Stiamo discutendo di scemenze e si chiama in causa la Dottrina... se io domani scrivesse su Primato che "domani i fascisti non devono uscire di casa perché piove" loro verrebbero qui a dire, sempre nel nome della famosa Dottrina Fascista, che invece i fascisti portano gli ombrelli perché l'ha detto Mussolini. Insomma, la serietà sta andando a farsi benedire lasciando il posto a queste beghe infantili e prive di razionalità.

    Per il resto nessuno fin'ora è stato in grado di dimostrare che io abbia "trasgredito" ad un qualcosa inerente la dottrina, che rimane per me l'unico Giudice e l'unico punto di riferimento, anche in rispetto alle castronerie che scrivono. A giorni vedrò di pubblicare un articolo che dimostra come gli amministratori del Covo abbiano tradito lo spirito della Dottrina Fascista, così vediamo di farla finita una volta tutte.

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  10. E' evidente la voglia di continuare questa pagliacciata da parte di entrambi : il Covo perde un altro esponente di gran rilievo ... Profondamente deluso.
    Fascio Littorio

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  11. Aquila non ho detto e spero di non dover mai dire che tu non sia Fascista o non sia di buona fede! Non sei andato contro la Dottrina o contro il Fascismo, il tuo paragone è a mio avviso deprecabile dal punto di vista concettuale e stilistico, la Dottrina non c'entra proprio un bel niente. Pur non essendo io, come ben sai, un fervente cattolico. Anzi!
    Critico molto di più i toni che hai usato contro il Covo, i suoi membri e di conseguenza il lavoro che hai fatto in tutti questi anni! Il Covo è quello che è, nel bene e nel male, anche per merito o per colpa tua! Questo mi preme farti capire.
    Per quanto mi riguarda la polemica su quell'articolo è finita qui, so benissimo quali erano i tuoi intenti e l'esortazione ad uscire allo scoperto è sacrosanta, ma quale vero fascista già non lo fa?
    E' comprensibile il timore da parte di un giovanissimo, ma ti pare altrettanto comprensibile un uomo adulto che ha paura di dichiarare la sua fede? Solo un debole potrebbe averne! E' palese che non sia facile e che generi ostilità se non aperto disprezzo, ma Cristo! Se si ha paura di questo, in una guerra cosa si farebbe?

    Il mio invito è di essere più ironico, più chiaro, perché che non ti ha mai letto non ha la chiave di lettura per comprendere il tuo intento, perciò occorre precisione! Non fatico ad immaginare un forzanovista che dopo aver letto il tuo articolo si sia messo una minigonna con i fasci rosa sfilando per il centro al grido di "viva Mussolini".

    Spero con tutto il cuore che si ritrovi l'unanimità e la coesione che contraddistingue il Covo. Se tutti rispettiamo la Dottrina, gli altri problemi diventano nulli.

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«Noi siamo i portatori di un nuovo tipo di civiltà» – Benito Mussolini

Art. 21. Costituzione Italiana:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (...).