Nostro
compito e méta del nostro cammino è creare quella CLASSE NUOVA DI DIRIGENTI
di cui il fascismo ha urgente bisogno per sostituire l'antica. Nella quale
sostituzione noi ravvisiamo il problema centrale del fascismo in questa sua
fase di trasformazione: ci piace credere che la seconda ondata abbia a essere
finalmente l'avvento, sopra gli uomini che hanno esaurita la loro funzione,
degli uomini adatti a fare del fascismo il centro sensibile della vita
nazionale. Noi contiamo molto sul contributo dei GIOVANI, sciupati
nell'ingranaggio dell'organizzazione (...). Questa RIVISTA, nasce sopra
tutto per INCORAGGIARE e ANIMARE le fresche energie, che sono una
particolare ricchezza del FASCISMO, e che sarebbe sommo delitto lasciare
intristire, anzi tempo, nei miasmi della demagogia variopinta. C'è nella
inesperienza di questi giovani qualche cosa che bisogna cogliere, così come c'è
qualcosa da recidere nell'esperienza di coloro che hanno portato nel Fascismo
il peso di torbide nostalgie? Opera giovanile vuol essere questa: i giovani ci
aiutino e ci confortino.
Giuseppe Bottai, primo numero di “Critica fascista”, 1923
venerdì 17 febbraio 2012
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Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (...).
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