PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

giovedì 7 luglio 2011

Una repubblica che vive nel passato

Ieri il tribunale militare di Verona ha condannato all'ergastolo nove ex militari tedeschi, tutti novantenni, per gli eccidi avvenuti nel 1944 lungo l'Appennino tosco-emiliano. La notizia riportata dall'ANSA si commenta da se. A settant'anni di distanza si mette il dito nella piaga e si infierisce rimembrando gli eccidi del passato, condannando gli ultimi superstiti di una guerra che non ha risparmiato crimini, violenza e crudeltà da nessuna parte. La repubblica antifascista dimostra ancora una volta di vivere nel passato, nel rancore, di non saper uscire da quel vicolo cieco da cui è nata. Fiorita da una guerra civile sanguinosa, e vittoriosa grazie alle armi dei padroni a stelle e strisce, questa repubblica da operetta emette i suoi ultimi rantoli di vendetta contro un passato prossimo alla tomba. Si tratta della stessa repubblica che ha assolto e messo in salvo i peggiori criminali della "resistenza" e della volante rossa, gli epigoni del triangolo della morte, pusillanimi che non hanno mai avuto il coraggio di vendicare e denunciare i crimini commessi dagli anglo-americani in Italia, dal maresciallo Tito nella Venezia Giulia, le violenze e i maltrattamenti subiti dai nostri prigionieri di guerra nei campi di concentramento nemici. E dopo settant'anni si condannano dei criminali nazisti a che pro? Per quale scopo? Perché continuare a fomentare odio e vendetta?
E' chiaro che questo stato, frutto dell'odio, non può che generare altro odio. "Il sangue chiama sangue" diceva Pisanò, ma stiano attenti i merdaliani, un giorno potranno essere essi stessi travolti dall'odio che hanno sapientemente fomentato.

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