Già, caro Nenni, perchè non lo spieghi a qualche indottrinato di retorica antifascista che in realtà non avete mai lottato per la democrazia, per il proletariato e per tutte queste belle cose? Perchè non gettavate la maschera riconoscendo semplicemente che eravate dei pupazzetti dei padroni anglosassoni e che avete combattuto il fascismo per il semplice fatto che aveva perduto la guerra? Perchè non dicevi chiaro e tondo che la guerra civile non portò alla democrazia in Italia, ma alla dittatura di altre forze "antinazionali"?
Inoltre la dichiarazione di guerra al Giappone non fu solo un atto simbolico. Ciò è dimostrato dagli atti del dibattito del Consiglio dei Ministri di allora. Si pensava di formare un corpo di spedizione interamente armato, equipaggiato e trasportato nel teatro d'operazioni dagli anglo-americani capitanato dal tenente Edgardo Sogno che avrebbe partecipato all'operazione Downfall, l'invasione del Giappone. Addirittura si parlò pure di eventuali compensazioni territoriali per l'Italia nelle isole del Pacifico, a fronte dei territori perduti in Africa e nell'Egeo. Gli Stati Uniti avevano messo in conto che la riuscita dell'operazione sarebbe costata alle sole forze armate americane centinaia di migliaia di morti (alcune stime arrivavano a sfiorare il milione) quindi il tributo di sangue richiesto sarebbe stato comunque esosissimo anche da parte di un contingente di forze ridotto quale poteva essere quello italiano. Per l'antifascismo si trattò quindi di sacrificare "alcune migliaia di morti da gettare sul tavolo della pace", di mussoliniana memoria. La differenza sostanziale sta nel fatto che mentre il Fascismo con un piccolo sacrificio intendeva dare un nuovo corso rivoluzionario alla storia del mondo e dei popoli, spezzando l'imperialismo plutocratico e ponendo l'Italia alla ribalta del nuovo ordine imperiale, l'antifascismo cercò di sacrificare delle vite dopo cinque anni di guerra, con un paese ridotto allo stremo delle forze e percorso da una strisciante guerra civile, per compiacere l'imperialismo plutocratico anglosassone che aveva bisogno di vite umane da sacrificare come pedine per la conquista del Giappone. Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki impedirono questo ultimo bagno di sangue italiano. Da notare, infine, che la dichiarazione di guerra non fu accettata per "sfregio" dai giapponesi, di cui non ne presero neppure atto, per il fatto che i Giapponesi riconoscevano come legittima solo la Repubblica Sociale e non il Regno d'Italia.


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