PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

lunedì 23 gennaio 2012

Proposte per un nuovo Risorgimento‏ - Dialogo con i Lettori

Inauguriamo la nuovissima rubrica di Primato Fascista intitolata "Dialogo con i Lettori", messa a disposizione dei nostri lettori. Chi ci segue, infatti, avrà la possibilità di poterci inviare tramite mail (primatofascista@live.it) delle domande, questioni, proposte e critiche che verranno pubblicate sul blog e a cui seguirà una risposta da parte della Redazione. Le mail inviate potranno anche essere in contraddizione con la linea del Fascismo e di Primato Fascista, la rubrica è aperta a tutti senza alcuna discriminazione ideologica, religiosa, politica o organizzativa, anche gli antifascisti sono quindi ammessi. Apriamo la rubrica con questa mail pervenutaci pochi giorni fa:



Buona sera.
Seguo il vostro blog da oltre un anno, e non posso che professarvi la più viva 
ammirazione. Mi ha fatto molto piacere constatare come in Italia ci siano 
ancora delle menti capaci di pensare e di analizzare la Storia in base alle 
fonti, non in base alle vulgatae. Tuttavia non è per vezzeggiarvi che vi ho 
scritto. Come di certo saprete l'Italia sta ora attraversando una fase di 
profonda crisi, di portata ben più vasta di quanto i media e i politicanti 
siano capaci di vedere, una crisi che rende indispensabile un ripensamento tale 
da coinvolgere e sconvolgere i fondamenti stessi del sistema 
liberista/liberale. Un ripensamento filosofico, che richiede libertà di 
pensiero e vaste conoscenze storiche. Un ripensamento rivoluzionario, capace di 
sostituire alle macerie di un sistema in agonia qualcosa di nuovo, qualcosa di 
nostro.

Gli attuali partiti sono ormai storia vecchia, destra e sinistra categorie 
superate dalla Storia, motivo per cui ritengo sia necessario dare vita a una 
forza politica nuova, autenticamente popolare e giovane, libera dalle ragnatele 
e dai pregiudizi del XX secolo.
Dobbiamo rendercene conto: i nostri rappresentanti non rappresentano più 
l'Italia e non rappresentano più noi giovani (spero di potermi ancora definire
tale, dall'alto dei miei 23 anni).

La mia idea sarebbe questa: mettere in contatto tutte le forze euroscettiche e 
patriottiche d'Italia al fine di redarre un manifesto, un elenco condiviso di 
critiche e progetti, un piano d'azione per impedire la morte della Patria - 
unita, indipendente, ma soprattutto sovrana - prima che l'Unione Europea renda 
irreversibile l'annessione. Dovremmo poi coordinarci con l'estero, fino a dare 
vita non a un movimento, non a un partito, non a una conventicola di buffoni à 
la Indignati, bensì a una rivoluzione prima di tutto culturale, paragonabile 
solo al Romanticismo o alla Rivoluzione Fascista. Non possiamo quindi 
prescindere dagli intellettuali, dagli economisti, dai filosofi, dagli storici, 
dagli scienziati, dai giornalisti, dai giuristi, dagli artisti.

Sicuramente le idee messe a confronto non potrebbero che essere eterogenee e 
contrastanti, ma voglio ostinarmi a credere che la cultura e la Ragione ci 
mettano nelle condizioni di discutere senza fanatismi e inutili preclusioni.

Vi ringrazio per l'attenzione e la pazienza. Come voi amo visceralmente la 
Patria, e proprio non sopporto di vedermela abbattere davanti agli occhi senza 
muovere un dito.

Distinti saluti
In fede

Stefania Genero



Risposta della Redazione:


Buonasera Stefania, anzitutto i più vivi ringraziamenti per la sua fedeltà nel seguirci, per gli apprezzamenti verso il nostro lavoro ed infine per l'autentica genuinità che traspare dalla sua proposta, volta a trovare una "via d'uscita" in mezzo al marasma politico, sociale ed economico in cui stiamo precipitando ("stiamo" perché la barca sta ancora affondando, lentamente ed inesorabilmente). Fa bene a scrivere che la crisi scuote e sconvolge le fondamenta del sistema liberal-liberista proprio perché il sistema stesso è la causa della crisi ed occorre quindi un totale ripensamento rivoluzionario che risvegli le coscienze assopite e sappia proporsi quale vincente alternativa al disastro plutocratico. Quando lei scrive che "ritengo sia necessario dare vita a una forza politica nuova, autenticamente popolare e giovane, libera dalle ragnatele e dai pregiudizi del XX secolo", le possiamo rispondere che noi ravvisiamo l'esistenza di questa forza ideale nel Fascismo e stiamo lavorando affinché da "forza ideale" diventi e si trasformi anche in "forza materiale", ossia numericamente forte, moralmente disciplinato e con saldi propositi rivoluzionari perfettamente in grado di poter attecchire le masse. L'idea di poter prescindere o trascendere il Fascismo per realizzare una unione trasversale di diverse forze politiche e "rivoluzionarie" ha già dimostrato in passato la sua debolezza, il suo fallimento e l'impossibilità di realizzarsi. Le basta dare uno sguardo all'area d'estrema destra per vedere un miscuglio eterogeneo di posizioni che non sono riuscite a creare un'unione nemmeno dinanzi alla minaccia di uno sbarramento elettorale che li escludesse dalla vita politica. Gli ultimi due tentativi fatti per "mettere in contatto tutte le forze euroscettiche e patriottiche d'Italia al fine di redarre un manifesto" sono stati in ordine cronologico la "Confederatio" promossa dai "socialisti nazionali" e "uniti per l'Italia" dell'antifascista Mariantoni. Inutili e patetici tentativi di amalgamare posizioni che non si possono conciliare. Noi crediamo, invece, nell'esatto contrario: bisogna abbracciare unicamente, oserei dire in maniera totalitaria, un progetto politico condiviso che deve stare alla base del futuro movimento di riscossa rivoluzionaria: questo progetto è la Dottrina Fascista e questo movimento non può per noi che essere il Fascismo. Questo perché è la Fede, è solo la Fede intransigente in un'Idea che determina quei cambiamenti di portata storica! Così ogni filosofia, così ogni rivoluzione si è battuta con intransigenza e con fede verso un unico obiettivo. Gli illumisti saldi e determinati a combattere con la ragione e coi "lumi" i secoli dell'oscurantismo, i giacobini saldi e determinati a portare a compimento la rivoluzione francese, gli stessi fascisti che pur alleandosi con futuristi, nazionalisti e sindacalisti non "mischiarono" mai le diverse concezioni e puntarono sempre a realizzare quelli che erano i fini ultimi della loro rivoluzione. Quindi per noi l'obiettivo primario resta, sopra ogni altra cosa, la creazione di un movimento politico autenticamente fascista. Successivamente non escludiamo che questo movimento non possa trovare alleati ed innalzare "fronti comuni" con uomini probi e sinceri che, a prescindere dalle loro personali convinzioni ideologiche e politiche, vogliano lavorare e lottare per creare questo nuovo "Risorgimento" della Patria. La Rivoluzione, inoltre, non rimarrà confinata nel limbo di un movimento, di un partito o di una setta, ma per sua vocazione imperiale varcherà i confini della Nazione per conquistare le menti e i cuori di tutti i popoli, che solo all'insegna del Littorio potranno trovare Pace e Giustizia. Anche noi amiamo la Patria, in camicia nera però, senza la quale non esiste più "patria" ma un agglomerato insignificante di individui mossi dai più bassi istinti primordiali. Spero che questa risposta sia per lei, carissima Stefania, occasione di attente e meditate riflessioni.


Cordiali Saluti
AquilaLatina

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