PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

mercoledì 14 dicembre 2011

Strage a Firenze: come si strumentalizza un genocidio razziale

La vergognosa mistificazione del sistema antifascista che attribuisce al Fascismo simili avvenimenti


Quella che è accaduta oggi a Firenze è una squallida storia, sia nei fatti che nelle implicazioni che si sono susseguite, frutto di una becera e vergognosa propaganda politica. Si potrebbe inserire questo avvenimento odierno in una futura rubrica del nostro blog intitolata "Cronache di ordinaria menzogna", tanto ad essere ripetuto è sempre il solito cliché: un idiota menomato di nome Gianluca Casseri, cinquantenne, si reca in piazza Dalmazia a Firenze ed impugnando un'arma da fuoco inizia a sparare contro dei poveri disgraziati di origine senegalese uccidendone due e ferendone molti altri, per poi infine togliersi la vita da autentico vigliacco. Potrebbe sembrare uno dei tanti omicidi ad opera di un folle qualunque uscito di senno, se non fosse per una particolarità: l'uomo era iscritto all'associazione d'estrema destra Casa Pound Italia. Non solo era iscritto, ma aveva anche pubblicato degli articoli sull' "Ideodromo" di Cassa e Padella. E' bastato questo fatto, questa sua appartenenza ad un movimento d'estrema destra, per scatenare un'inferno nei media contro i perfidi, mostri, razzisti, intolleranti e assassini fascisti... Ovviamente gli utili idioti dell'area hanno subito recitato la loro parte di perfette pedine del sistema rivendicando il gesto di Casseri. L'estrema destra in rete ci ha poi *deliziati* con perle di siffatta portata: "Ha fatto bene, bisogna punire questi invasori e farli tornare nei loro paesi d'origine", "rispetto e onore" per l'autore della sparatoria, "bisogna spazzare via l'immondizia negra", "sono contento che oggi ci siano due invasori di meno" etc.

L'Italia S.p.A. nella partitocrazia plutocratica

Da più parti ci si domanda quali siano le ragioni della crisi globale che attanaglia il mondo. Puerile pensare di poter fornire una risposta altrettanto globale, e sicuramente ci sono ragioni che esulano dai temi del presente lavoro. Possiamo però tentare di individuare alcune tra le più subdole cause dell'attuale condizione italiana. Possiamo asserire senza tema di smentita che l’attuale crisi politico-economica, in Italia, è principalmente espressione dello sgretolamento del sistema solo apparentemente democratico che ci governa dall’avvento dell’era repubblicana. 
Un’era figlia della più colossale e dannosa menzogna in cui l’Italia sia stata attirata.
Sin dal dopoguerra si è assistito al proliferare di varie concezioni del rapporto tra Stato e Cittadino, concretizzatesi nei più fantasiosi orientamenti sulle priorità dell’azione politica e di governo. Gruppi di pensiero si sono aggregati dando luogo alla formazione di partiti che ne fossero espressione e che concorressero all’agòne politico per governare lo Stato. Si è così diffusa una convinzione: che cioè uno Stato non potesse dirsi democratico finché non garantisse la facoltà di concorrere con differenti visioni della Cosa Pubblica al governo della stessa. 
Nasceva così il multipartitismo, visto come garanzia dell’alternanza al Governo. 
L’alternanza, come valore irrinunciabile di ogni democrazia che volesse assistere alla crescita ed all'evoluzione dello Stato attraverso Governi che fossero, via via nel tempo, espressione delle mutevoli istanze ed esigenze della popolazione.
Detta così, suonerebbe quasi bene.
La realtà, purtroppo, è ben diversa. 
«Noi siamo i portatori di un nuovo tipo di civiltà» – Benito Mussolini

Art. 21. Costituzione Italiana:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (...).