PRIMATO FASCISTA E' L'ORGANO UFFICIALE DEI FASCISTI RIVOLUZIONARI
“Fondiamo questo foglio con volontà di agire sulla storia italiana. Contro la filosofia regnante, che fermamente avverseremo, non ammettiamo che tutto sia “Storia”: storia non è quel che passa, è quel che dura […]. Ci basta che dieci abbiano inteso, e si siano dati la mano; che codesto fascicolo di trenta pagine sia stato prova di vita fra tanta inerzia d’uomini, affermazione chiara e dura fra tanta dubbiezza, falsità, fragilità di scrittori, e resti documento dell’epoca Fascista, principio anzi di quella rivoluzione intellettuale che noi compiremo.” Berto Ricci, da “l’Universale”, 3 gennaio 1931.

giovedì 4 agosto 2011

Risposte.. confezionate

Questo articolo si propone di essere una sorta di "prefazione" alle discussioni sterili, inutili e offensive che quasi quotidianamente intratteniamo con i soliti indottrinati della repubblica resistenziale. Dopo che i nostri interlocutori avranno letto questo, si potrà cominciare una discussione seria ed obbiettiva.


Darò una panoramica delle accuse più diffuse nei confronti del Fascismo sotto il profilo storico, politico e ideologico.

Non potrò essere esaustivo per ovvi motivi di spazi e di leggibilità, per l' esaustività ci sono i libri e non gli articoli di un blog, cercherò ad ogni modo di rappresentare al meglio la realtà antifascista con le sue relative lacune.

VIOLENZA SQUADRISTA

Si tende a rappresentare continuamente il Fascismo come espressione di violenza gratuita e fine a se stessa, contro deboli e innocenti e al servizio della Borghesia.
Pregiudizio anche questo, confermato da purtroppo non pochi elementi dell' area di estrema destra
i quali, anch' essi convinti che il fascismo sia violenza, nella loro foga imitatoria non perdono occasione di adoperarla.

Niente di più falso.

Gli episodi di violenza squadrista erano determinati dalla guerra civile (ci si dimentica troppo spesso che il biennio rosso lo fosse) tra lo stato liberale, fascisti e socialisti massimalisti.


Scriveva Benito Mussolini riguardo la violenza:

"I Fasci non sono legalitari ad ogni costo , né illegalitari a priori.

In tempi normali, mezzi legali; in tempi anormali, mezzi adatti alle circostanze. Non predicano la violenza per la violenza, ma respingono ogni violenza passando al contrattacco."


Un movimento rivoluzionario, qualsiasi esso sia, ha sempre periodi caratterizzati da violenza.

Dalle ghigliottine di Parigi della rivoluzione liberale in primis.

Vi è però una sostanziale differenza dalle altre rivoluzioni: il Fascismo non ha attuato nessuna politica di epurazione e di eliminazione fisica degli oppositori dopo la vittoria, anzi, istituì la M.V.S.N per riportare alla legalità gli squadristi altrimenti allo sbando e alla mercé della borghesia pronta a pagare per avere il proprio piccolo esercito mercenario.

ILLEGITTIMITA' DELLA DITTATURA

A livello ideologico il Fascismo non ha tra i suoi fondamenti una forma di governo preferibile ad un' altra, per il semplice fatto che essa deve variare a seconda del momento storico e delle necessità.

Se occorre la monarchia, monarchia sia.

Se occorre la repubblica, repubblica sia.

Se occorre la dittatura, dittatura sia.


Detto questo, occorre analizzare come il Fascismo venne percepito dalla popolazione.

Analizziamo il consenso della popolazione nei confronti del Fascismo, dagli albori in forma democratica alla "dittatura" tramite fatti verificabili da chiunque:


Il P.N.F. vince le elezioni con il 60% dei voti. (1924)

Grazie alla legge Acerbo vincendo si aggiudica i 2/3 dei seggi disponibili in parlamento, il restante 1/3 è garantito in maniera proporzionale agli altri partiti.

Questa legge avrebbe avuto utilità solo se la maggioranza conquistata dalla Lista Nazionale fosse stata relativa e non assoluta come invece è stato. Ribadiamo, erano elezioni libere in una monarchia democratica e liberale.


Oro alla Patria (1935): A seguito delle sanzioni delle grandi potenze nei confronti dell' Italia per la questione coloniale, il governo Fascista promosse la "giornata della fede" altresì ricordata come " Oro alla Patria", invitò cioè i cittadini a donare le proprie fedi nuziali per poter affrontare le conseguenze economiche.

Si raccolsero 37 tonnellate d'oro e 115 tonnellate d'argento, nelle sole Milano e Roma parteciparono 430.000 persone.

Considerando di 4 grammi il peso medio di una fede nuziale, si calcolano circa 4.000.0000 di donatori su una popolazione totale di 40.000.000 di persone.

Guerra civile Spagnola (1936): Al fianco del generale Franco partì dall' Italia il C.T.V. (Corpo Truppe Volontarie) composto da un organico di circa 60.000 volontari.

Partirono anche contingenti Italiani al fianco dei socialisti Francesi, dei comunisti Russi e dei repubblicani Spagnoli, furono circa 2000 combattenti.

Il consenso finì nel '36?


"La RSI ha avuto una consistente base di massa, in tutti i ceti sociali. Questo consenso, assai più ridotto ma ben più rischioso di quello del ventennio concluso dalla crisi del 25 luglio 1943, rimase intatto per i 20 mesi della guerra civile. Non si attenuò neppure quando risultò chiaro che Mussolini ormai aveva perso l'ultima battaglia."

Da G. Pansa, "La grande bugia" (Pansa è un giornalista anti-fascista che ha scritto per vari quotidiani nazionali)

DELITTO MATTEOTTI

Erroneamente si attribuisce la diretta responsabilità dell' omicidio a Mussolini, in virtù di una incomprensione (strumentale più che involontaria) del discorso pronunciato alla camera in cui rivendicava la responsabilità, senza affermare di esserne il mandante:

« Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l'arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi. »

Anche tra fonti storiografiche ufficiali risulta plausibile la teoria del complotto contro Mussolini ad opera, probabilmente, del gerarca Dino Grandi da sempre desideroso di occupare la posizione di capo del fascismo o della casa Savoia per affari internazionali che sarebbero stati minati da una testimonianza che il Deputato avrebbe esposto in parlamento.

Non a caso nel' 43 il Duce fu deposto a seguito dell' ordine del giorno Grandi, in accordo col Re.


IMPERIALISMO

Le politiche imperialiste vengono infondatamente attribuite ad un fantomatico delirio di onnipotenza del Duce.
E' noto invece che dall' unificazione dell' Italia tutti i governi si prodigarono per il colonialismo.
Colonizzazioni iniziate dai governi prefascisti:
Eritrea
Somalia
Libia
Dodecaneso
Anatolia
Colonizzazioni iniziate dal governo fascista:
Abissinia
Albania

Si può notare come questo "delirio di onnipotenza" abbia colpito i Savoia piuttosto che Mussolini.
Il Fascismo si adoperò per portare l' ordine e la civiltà nelle zone occupate che prima di allora avevano gli stessi diritti delle colonie inglesi o francesi, cioè, nulli.


LIBERTA' DI STAMPA

E' interessante conoscere la vera situazione della CENSURA Fascista, soprattutto per via delle tante analogie con il recente passato e con il presente DEMOCRATICO.

Il controllo era affidato al ministero della cultura popolare ( oggi il nome è più democratico, AGENZIA GARANTE DELLE COMUNICAZIONI (AgCom), ma le funzioni sono identiche).

I giornali continuavano ad essere stampati, le limitazioni riguardavano alcuni importanti punti:

-Italianizzazione dei termini (es.: tramezzino anzichè sandwich)

-Divieto di disfattismo (oggi sembra obbligatorio)

-Divieto di propaganda anti-fascista (oggi è divieto di propaganda Fascista)


Per quanto riguarda i libri?

Tutti potevano pubblicare tutto, la censura consisteva nel spostare i volumi "censurati" in una stanza della libreria o biblioteca in questione fuori dalla vista del pubblico, i quali erano tuttavia facilmente consultabili da chiunque.

Sui volumi stranieri, invece, nessun tipo di censura veniva applicata, eccetto Marx che per essere letto richiedeva un permesso, ottenuto e ottenibile da chiunque.



REINTRODUZIONE DELLA PENA DI MORTE

La pena di morte reintrodotta durante il Fascismo, portò all' esecuzione di meno di 50 persone in 10 anni, dal' 30 al '40.

Nello stesso periodo, la Germania nazista fucilava 7000 persone, la Russia sovietica alcune centinaia di migliaia. Negli stati uniti, si è fatto uso della pena di morte, dal 2000 al 2010, circa 500 volte.

L' ultima esecuzione italiana è del '47, durante la repubblica. Negata la grazia vennero giustiziate 3 persone.

Ben dopo la caduta del Regime Fascista.



RAZZISMO

Ideologicamente: Il Fascismo non ha nei suoi fondamenti ideologici alcuna forma di razzismo, ne etnico ne tanto meno biologico come è invece per i nazional-socialismi e gli estremismi radicali di destra.

Storicamente:
Il Nazismo si basava sulla purezza della razza ariana e in modo spiccato sull' anti-semitismo.

A seguito della pressione politica indiretta esercitata dalla continua crescita della Germania nazista, anche il nostro Governo varò delle leggi razziali contro gli ebrei.


Blande, inefficaci e molto poco incisive.


Il risultato era l' estromissione degli ebrei da posizioni chiave dell'economia, dell' istruzione e dello stato, utilizzando la "formula" (si presti attenzione al significato delle parole): "discriminare, non perseguitare"


L' olocausto è quantificato in 6.000.000 di vittime e nonostante questa cifra sia palesemente forzata, si può affermare che è solo grazie al Duce che non aumentò.

Due semplici dati:

dal '43 al '45, ossia quando l' Italia non "liberata" era vincolata alla presenza tedesca, furono deportati dall' Italia 6.000 ebrei.

Questo numero è eguagliato dagli ebrei salvati dal solo fascista ex-volontario della guerra civile spagnola Giorgio Perlasca.

Nell' occupazione tedesca della Francia di Vichy, gli ebrei deportati e morti nei campi di concentramento furono presumibilmente 80.000.

La comunità ebraica in Italia, contava 47.000 individui con cittadinanza, più altri 10.000 stranieri, che guarda caso, in Italia trovavano rifugio dall' antisemitismo di tutta Europa.

Senza contare chi si rifugiava nei territori stranieri sotto il controllo italiano, come ad esempio il sud della Francia, altre decine di migliaia di ebrei.

Badate bene, sceglievano l' Italia e i territori sotto il suo controllo per il semplice fatto che dai democratici USA e dalla democratica Inghilterra, non ottennero nulla se non indifferenza totale.


I CRIMINI DI GUERRA

Una convenzione di Ginevra, sottoscritta anche dall' Italia nel '25, prevedeva il divieto assoluto dell' uso di gas caustici, velenosi e asfissianti.

E' un dato di fatto che l' Italia trasgredì e usò gas come l' iprite.

Un' altra convenzione di Ginevra, stabiliva che i combattenti di truppe regolari divenuti prigionieri di guerra dovevano essere tutelati, sufficientemente nutriti e medicalmente assistiti.

Un' altra ancora vietava l' utilizzo dei proiettili Dum-Dum (un tipo di proiettili il quale piombo si espandeva all' interno delle carni dopo l' impatto, rendendo impossibile qualsiasi tipo di cura sul campo di battaglia), regolarmente utilizzati dalle truppe abissine.

Quando all' aviatore Italiano Tito Minniti dopo un atterraggio di emergenza in territorio nemico, toccò la sorte di essere evirato, torturato, decapitato e infine esposto come trofeo dalle truppe del Negus etiope, il gas fu usato per rappresaglia.

In seguito il suo uso continuò, anche su ordine del Duce, ma solo in drastiche situazioni.

Occorre precisare, che la convenzione sui gas del 1925, fu ratificata anche dagli U.S.A. solo negli anni '70.

Conoscete il fosforo bianco usato dagli americani in Iraq dal 2001 in poi?

RAPPRESAGLIE SUI CIVILI

Le rappresaglie sono entrate nell' immaginario collettivo resistenziale come prerogativa dei così impropriamente detti "nazifascisti".


Il diritto internazionale della guerra di Ginevra (Svizzera, paese neutrale) considerava legali i combattenti quando erano riconoscibili da divisa, arma in vista e sottoposti ad una gerarchia militare, come illegali qualora non disponessero di queste caratteristiche. E' il caso delle formazioni partigiane definibili quindi "terroristiche".


Le leggi del tempo di guerra non possono che essere cruente, infatti disponevano che la rappresaglia era possibile a seguito di attentati con vittime eseguiti da truppe non regolari qualora quest' ultime non si consegnassero alle autorità.

Due episodi esemplari di quanto detto:

Salvo D' Acquisto, giovane brigadiere che si assunse la responsabilità di un presunto attentato in cui persero la vita due soldati tedeschi, dando la vita per salvare ventuno prigionieri civili che sarebbero stati altrimenti fucilati per rappresaglia.

L' eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenne per mano dei tedeschi dopo l' attentato partigiano di via Rasella, attentato in cui morirono complessivamente quarantadue soldati, alcuni subito altri in seguito alle ferite riportate.Il comando tedesco ordinò la cattura di 335 persone tra civili e militari e dopo che nessuno si prese la responsabilità dell' attentato (gli eroici partigiani...), fucilarono i prigionieri.



Fonti: rappresaglie partigiane;
"L'estrema destra contro il Fascismo -Saggi sullo stravolgimento dell'identità fascista attuato dalla destra italiana " di Piraino e Fiorito
"L' identità fascista- progetto politico e dottrina del fascismo" di Piraino e Fiorito

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